Un sindaco in Florida vuole sfrattare un cinema per aver proiettato No other Land

Ancora una volta chi denuncia le atrocità subite dai civili palestinesi viene criminalizzato molto più di chi quelle atrocità le compie. E non si può rimanere in silenzio a guardare.

“No other Land”, il docu­men­ta­rio che docu­men­ta le vio­len­ze dei colo­ni e del­l’e­ser­ci­to israe­lia­no in Cisgior­da­nia e la distru­zio­ne del­le case del­le fami­glie pale­sti­ne­si nei vil­lag­gi come Masa­fer Yat­ta, ha appe­na vin­to l’O­scar, nono­stan­te le dif­fi­col­tà a esse­re distri­bui­to e anche solo proiettato.

Intan­to in Flo­ri­da il sin­da­co di Palm Beach già nei mesi scor­si ave­va ten­ta­to di bloc­ca­re la pro­ie­zio­ne del docu­men­ta­rio diret­to dall’attivista pale­sti­ne­se Basel Adra e dall’attivista israe­lia­no Yuval Abra­ha che sui social ha com­men­ta­to lo sfrat­to così: “Dopo aver visto la puli­zia etni­ca di Masa­fer Yat­ta da par­te di Israe­le, diven­ta impos­si­bi­le giu­sti­fi­car­la. Ed è per que­sto che il sin­da­co ha così tan­ta pau­ra del nostro film”.

La nostra soli­da­rie­tà ai regi­sti, al cine­ma, a chi distri­bui­sce il film. Nel­le scor­se set­ti­ma­ne, gra­zie a Wan­ted Cine­ma, abbia­mo già orga­niz­za­to del­le pro­ie­zio­ni in Ita­lia, e voglia­mo con­ti­nua­re a far­lo, anche dopo che l’e­co degli Oscar sarà pas­sa­to. Nel frat­tem­po, cer­ca­te sui loro cana­li la pro­ie­zio­ne più vici­na a voi e anda­te a vederlo.

Anco­ra una vol­ta chi denun­cia le atro­ci­tà subi­te dai civi­li pale­sti­ne­si vie­ne cri­mi­na­liz­za­to mol­to più di chi quel­le atro­ci­tà le com­pie. E non si può rima­ne­re in silen­zio a guardare.

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