Nel caos liste di queste settimane, figlio naturale di questa legge elettorale definita sciagurata dagli stessi sostenitori del partito che l’ha ideata, in molti hanno notato e lamentato l’assenza nelle liste del Pd di figure come quella di Luigi Manconi, della sindaca di Lampedusa Nicolini e di altre figure che come loro in questi anni si sono battute in prima fila per la difesa dei diritti umani.
La loro assenza, comunque la si pensi sul partito che li ha esclusi, lascia sicuramente un vuoto e rischia di rendere il prossimo Parlamento più povero su uno dei fronti dove già si è mostrato molto scoperto nel corso dell’ultima legislatura.
Un vuoto che intendiamo colmare.
Con Possibile, siamo felici di segnalare che ci sono figure, come quella di Andrea Maestri e di Stefano Catone, che possono contribuire a tenere alte quelle bandiere, all’interno delle liste di Liberi e Uguali.
Andrea Maestri ha dedicato larga parte del suo nutrito impegno come parlamentare di Possibile nella scorsa legislatura proprio al tema delle migrazioni e dell’accoglienza, spendendosi in prima persona contro le sciagurate politiche di Minniti, lavorando con associazioni, sindacati e Ong a una proposta di riforma del testo unico sull’immigrazione che darebbe finalmente al nostro paese un percorso chiaro, trasparente e legale per l’immigrazione, l’accoglienza e l’integrazione.
Stefano Catone da anni studia il fenomeno della migrazione e le politiche dell’accoglienza (“SPRAR!” Il suo grido di battaglia), è autore di “Nessun Paese è un’Isola” un libro che raccoglie i migliori esempi di un’accoglienza possibile, rigorosa, che funziona e che esiste già. È forse l’attivista politico del nostro paese che più si spende per sfatare i falsi miti della destra (e di un certo governismo muscolare che abita al momento al Viminale) sulle migrazioni.
Da una parte, la xenofobia della destra e la falsa risposta della dottrina Minniti, che dietro alla facciata Legge&Ordine nasconde una tragica violazione dei diritti umani in Libia e una prosecuzione della gestione “emergenziale” e poco trasparente dell’accoglienza.
Dall’altra una proposta nuova e competente che riprende la tradizione del centrosinistra italiano e un riformismo che sappia coniugare rigore e umanità.
Se anche voi pensate che i valori e le pratiche che Manconi e Nicolini rappresentano meritino di sedere nel nostro parlamento, potete essere sicuri che sostenendo Andrea Maestri e Stefano Catone la voce dei diritti, dell’accoglienza, della legalità e della trasparenza si farà sentire forte e chiara nella prossima legislatura.
Insomma, se vi manca Manconi, siete Liberi e Uguali.