In Sicilia il Partito Democratico perde consensi come nel resto della Penisola. Nei centri principali può “vantare” solo la vittoria ad Agrigento, con una buona dose di faccia tosta, considerando che il neosindaco Firetto è espressione di NCD e UDC, sostenuto dal PD. Lo stesso PD che aveva organizzato le primarie da cui era uscito vincitore il forzista Alessi. A Gela, città del presidente Crocetta, il candidato del Pd Angelo Fasulo arriva secondo dopo il candidato del M5S e va al ballottaggio con quest’ultimo. A Barcellona Pozzo di Gotto la sindaca Collica, sfiduciata dal PD, costringe al ballottaggio il candidato del centrodestra e lascia fuori dal secondo turno proprio il PD. Insomma i risultati positivi del Partito Democratico appaiono più nelle dichiarazioni forzatamente entusiastiche dei gruppi dirigenti che nella realtà. A confermare ciò il risultato di Enna. Straordinario per due motivi. L’insuccesso di Crisafulli — perchè la mancata vittoria al primo turno è da considerarsi come una forte battuta d’arresto per il “barone rosso” — e il successo della candidatura di Angelo Girasole e della lista “L’Altra Città” (non fa riferimento ad Altra Europa) che ottengono il 17,25 % del consenso.
Un progetto politico di partecipazione collettiva che nasce dal “basso” grazie all’incontro di uomini e donne con progetti, idee e speranze capaci di ambire realmente a cambiare il volto di Enna. Un’esperienza simile a quella della Liguria dove i fuoriusciti dal Pd insieme a giovani, donne e uomini della società civile sono stati capaci di interpretare una forte domanda di partecipazione e discontinuità. Un risultato eccezionale, frutto di un radicamento importante nel territorio e soprattutto delle numerose battaglie contro la mafia e la criminalità organizzata. Al centro del progetto politico la tutela dell’ambiente. Una campagna elettorale innovativa fatta con la gente e per la gente. Con Andrea Gervasi, referente dell’associazione politica “Enna Possibile”, nonché Presidente provinciale della Rete della Legalità del Mezzogiorno, ci abbiamo creduto sin dall’inizio. E per noi è stata una grande vittoria. Un progetto importante, che abbiamo guardato e supportato con interesse e forza da tutta la Sicilia e che ci serve da esempio perché cambiare è #Possibile se si è in grado di costruire un’alternativa credibile figlia di una partecipazione popolare che va oltre l’assemblaggio delle sigle delle sinistra. Un’alternativa viva nel tessuto sociale, concreta e che rifugge la tentazione della sterile testimonianza. Siamo convinti che anche in Sicilia ci sia una forte domanda di cambiamento. Ecco perché è quanto mai importante costruire un’alternativa di sinistra capace di un’attenzione costante verso i bisogni delle persone e capace di fornire risposte differenti a differenti richieste, costruendo un contatto affidabile e credibile con la cittadinanza. Ripartiamo da qui, da questo risultato per una Sicilia di domani che sia all’altezza dei nostri sogni.
Congresso 2024: regolamento congressuale
Il congresso 2024 di Possibile si apre oggi 5 aprile: diffondiamo in allegato il regolamento congressuale elaborato dal Comitato Organizzativo.