Clima, progressività, patrimoniale. E, insieme, il salario. Minimo, indispensabile.
E le altre battaglie — minime — di civiltà.
Come la cannabis e l’eutanasia legale, che sono state protagoniste di due raccolte firme con una partecipazione travolgente e che saranno oggetto di referendum.
Come la parità di genere, che è trasversale alla questione climatica e a quella salariale, oltre a tutte le altre, come stanno realizzando le legislazioni d’Europa (e la nostra un po’ meno).
Come i diritti umani, per ogni persona, ovunque, qualsiasi sia il suo passaporto (per esempio egiziano, come quello di Zaki), o il suo orientamento, o condizione personale e sociale.
Ci vediamo a Roma, il 23 e 24 ottobre, Largo Venue, con la nostra Scuola di Politica. Non abbiamo mai smesso di studiare, ma ora torniamo a farlo tutti e tutte insieme, di persona, finalmente.
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI.
NECESSARIO IL GREEN PASS.
Evento in esterno. In caso di maltempo ci sposteremo all’interno.
NECESSARIO IL GREEN PASS.
Evento in esterno. In caso di maltempo ci sposteremo all’interno.
Vi chiediamo di compilare questo modulo per partecipare: www.tinyurl.com/aripetizioneroma
PROGRAMMA
Sabato 23 ottobre
Ore 10.00: registrazione
ore 10.30: “Io torno presto, voi non dimenticatevi di me — Dedicato a Patrick Zaki — Marco Vassalotti
ore 11.30: Tax The Rich — Davide Serafin
ore 12.30 Genere e soggettività non identificate: uno sguardo politico sulle nuove tecnologie — Diletta Huyskes
(pausa)
15.00: Salario, minimo e indispensabile. La nostra proposta — Davide Serafin
16.00: Un’altra Europa è Possibile, iniziamo a costruirla da oggi — Silvia Romano
17.00: Perché in Italia no? Congedi parentali, parità salariale… ma all’estero — Francesca Druetti
18.00: Reading: Una lucciola in mezzo a un blackout — Giuseppe Civati
Domenica 24 ottobre
10.00: Mobilitazione e organizzazione — Paolo Cosseddu
11.00: Afghanistan, cosa sta succedendo, quali prospettive — Riccardo Noury
12.00: Uno scomodo equilibrio. Uomini, virus e pandemie — Mario Tozzi
13.00: Chiusura di Beatrice Brignone e Giuseppe Civati.