La pronuncia del Consiglio d’Europa che accoglie il ricorso sulle discriminazioni che subiscono medici e personale sanitario non obiettore certifica quanto Possibile denuncia ormai da mesi: in Italia stiamo assistendo al progressivo smantellamento della 194 a tutti i livelli.
Le percentuali di medici obiettori nelle strutture nazionali sono intollerabili e mettono a serio rischio la salute delle donne. A questo si aggiunge ora anche la discriminazione nei confronti di chi si mette a servizio delle donne per garantire il diritto sancito per legge alla salute e a praticare l’interruzione di gravidanza in sicurezza. E’ più che mai urgente a questo punto lavorare tutti insieme alla nostra proposta di legge per la corretta applicazione della legge 194: l’unico modo per interrompere questa tendenza drammatica che sta costringendo le donne a ricorrere di nuovo a pratiche abortive clandestine o a fare lunghi viaggi per poter interrompere la gravidanza, è quello di garantire che negli ospedali almeno il cinquanta per cento del personale sanitario in servizio non sia obiettore di coscienza. Anche l’Europa ci chiede di invertire questa tendenza che mina i diritti delle donne alla salute e quelli dei medici e del personale non obiettore a svolgere il proprio lavoro senza discriminazioni di alcun genere.
L’Italia non può essere sempre il fanalino di coda dell’Europa su tutte le tematiche che riguardano i diritti. Lo dichiarano in una nota i deputati di Possibile Pippo Civati e Beatrice Brignone.