Accoglienza: come costruire un sistema che funziona

La soluzione che il ministero dell'Interno sta elaborando si basa su un criterio numerico: 2 o 3 ospiti ogni 1000 abitanti. Ma così facendo Riace scomparirebbe.

Nei gior­ni scor­si il pre­si­den­te del­l’AN­CI, Pie­ro Fas­si­no, ha lan­cia­to l’al­lar­me: il siste­ma di acco­glien­za ita­lia­no sareb­be al col­las­so. Su que­ste pagi­ne già rac­con­tam­mo come i dati di fon­do smen­tis­se­ro le dichia­ra­zio­ni del­l’ex sin­da­co di Tori­no. Oggi, sem­pre da Tori­no, arri­va un’al­tra voce, quel­la de La Stam­pa che attra­ver­so un’in­chie­sta con­dot­ta da Raphael Zanot­ti riba­di­sce un con­cet­to mol­to sem­pli­ce: l’ac­co­glien­za non fun­zio­na se vie­ne fat­ta in emer­gen­za, e al momen­to l’ac­co­glien­za in emer­gen­za gesti­sce poco meno del­l’80% del­le per­so­ne (cir­ca 100mila su un tota­le di cir­ca 130mila), con­cen­tran­do cit­ta­di­ni stra­nie­ri in strut­tu­re non ade­gua­te, che offro­no ser­vi­zi non all’al­tez­za, sen­za il coin­vol­gi­men­to strut­tu­ra­le degli enti loca­li, del­le comu­ni­tà, del ter­zo set­to­re.

La Stam­pa ha rac­col­to il nume­ro di ospi­ti su base comu­na­le, ela­bo­ran­do una map­pa dal­la qua­le si rica­va in manie­ra mol­to intui­ti­va come l’ac­co­glien­za sia fat­ta «a mac­chia di leo­par­do»: sola­men­te un comu­ne su quat­tro (2026 su oltre 8mila), infat­ti, ospi­ta sul pro­prio ter­ri­to­rio richie­den­ti asi­lo o tito­la­ri di pro­te­zio­ne internazionale.

La solu­zio­ne che il mini­ste­ro del­l’In­ter­no sta ela­bo­ran­do per una distri­bu­zio­ne più omo­ge­nea si basa su un cri­te­rio nume­ri­co che defi­ni­reb­be del­le quo­te cor­ri­spon­den­ti a 2 o 3 ospi­ti ogni 1000 abi­tan­ti. Si trat­ta di un meto­do che per­met­te­reb­be una distri­bu­zio­ne più omo­ge­nea, ma sia­mo sicu­ri che il cri­te­rio nume­ri­co sia l’u­ni­co da tene­re in con­si­de­ra­zio­ne? Se appli­cas­si­mo que­ste pro­por­zio­ni, Ria­ce — che ospi­ta nel siste­ma SPRAR 170 per­so­ne, su un tota­le di 1800 abi­tan­ti — scom­pa­ri­reb­be, veden­do ridur­si la quo­ta di ospi­ti a cin­que. E con Ria­ce, tan­ti comu­ni che abbia­mo avu­to modo di visi­ta­re nel­la Locri­de e mol­ti altri di cui si ha noti­zia in zone di con­fi­ne del nostro Pae­se, zone di pas­sag­gio, natu­ral­men­te e geo­gra­fi­ca­men­te inte­res­sa­te dai flus­si. In que­sti posti abbia­mo sen­ti­to dire con le nostre orec­chie che «sia­mo noi cit­ta­di­ni ita­lia­ni che dob­bia­mo rin­gra­zia­re gli stra­nie­ri, per­ché ci per­met­to­no di met­te­re in moto pic­co­le eco­no­mie loca­li, di trat­te­ne­re i nostri gio­va­ni sul ter­ri­to­rio e di far­li lavo­ra­re secon­do le pro­prie com­pe­ten­ze». Potrem­mo qua­si ribal­ta­re lo slo­gan: «aiu­ta­te­ci a casa nostra».

Per discu­te­re del­l’ac­co­glien­za che fun­zio­na ci vedia­mo a Roma, mer­co­le­dì 27 luglio, a par­ti­re dal­le 19 in piaz­za del­l’Im­ma­co­la­ta, con Giu­sep­pe Civa­ti, Andrea Mae­stri, Ales­san­dro Capric­co­li, i volon­ta­ri del Cen­tro Bao­bab e Andrea Bil­lau (qui l’e­ven­to Face­book). Sarà solo il pri­mo di una serie di appun­ta­men­ti (gio­ve­dì 28 a Cam­pi Bisen­zio, vener­dì 29 a Udi­ne), che accom­pa­gne­re­mo con una pub­bli­ca­zio­ne, sul­la qua­le pre­stis­si­mo for­ni­re­mo tut­ti i dettagli.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a