Aderiamo alla stagione dei Pride perché al medioevo di certa politica si risponde con l’Orgoglio

Aderiamo senza esitazione alcuna alla stagione dei Pride 2018 portando con noi le battaglie che ci contraddistinguono ormai da anni

[vc_row][vc_column][vc_column_text]La sta­gio­ne poli­ti­ca che stia­mo viven­do si pre­pa­ra a ripor­ta­re un velo di oscu­ran­ti­smo sui temi dei dirit­ti, del­le liber­tà e dell’uguaglianza: que­sto è il “cam­bia­men­to” di cui il nuo­vo gover­no fa una ban­die­ra. Un gover­no che guar­da ad un solo colo­re, il nero, a cui rispon­dia­mo con l’intero arco­ba­le­no. Sono e saran­no tem­pi duri per le don­ne e la comu­ni­tà LGBTI col­pi­ti da un’ondata rea­zio­na­ria alla qua­le dob­bia­mo rispon­de­re con una poli­ti­ca resi­sten­te che por­ti avan­ti la nostra bat­ta­glia per l’uguaglianza. Ser­vi­rà l’impegno di tut­te e tut­ti per com­bat­te­re chi pen­sa di poter­ci tra­sci­na­re indietro.

Pos­si­bi­le sostie­ne le bat­ta­glie e le riven­di­ca­zio­ni del­la comu­ni­tà LGBTI e da sem­pre riven­di­ca l’importanza di una socie­tà che sia più inclu­si­va e che garan­ti­sca a tut­te e a tut­ti egua­li dirit­ti, tute­le e liber­tà; una socie­tà che dia a tut­te le cit­ta­di­ne e tut­ti i cit­ta­di­ni le stes­se pos­si­bi­li­tà e che per­met­ta il pie­no svi­lup­po e auto­de­ter­mi­na­zio­ne di ogni per­so­na sen­za discriminazioni.

Non reste­re­mo indif­fe­ren­ti di fron­te a un mini­stro aper­ta­men­te omo­fo­bo, non lai­co, con­tra­rio alla soli­da­rie­tà e all’accoglienza e che cal­pe­sta tut­ti quei dirit­ti uma­ni che rite­nia­mo fon­da­men­ta­li. Lot­te­re­mo e sta­re­mo a fian­co di chi ogni gior­no pro­muo­ve una socie­tà diver­sa, lo fare­mo con orgo­glio, aper­ta­men­te, alla luce del sole, lo fare­mo per­ché la poli­ti­ca, per noi, ser­ve a que­sto.

Cre­dia­mo fer­ma­men­te che i dirit­ti civi­li e i dirit­ti socia­li cre­sca­no di pari pas­so: non esi­sto­no gli uni sen­za gli altri. Per que­sto, con­ti­nue­re­mo a chie­de­re che le isti­tu­zio­ni si impe­gni­no al più pre­sto per col­ma­re le lacu­ne che anco­ra, inspie­ga­bil­men­te, osta­co­la­no la pie­na ugua­glian­za di tut­te e tutti.

Ade­ria­mo quin­di, sen­za esi­ta­zio­ne alcu­na, alla sta­gio­ne dei Pri­de 2018 por­tan­do con noi le bat­ta­glie che ci con­trad­di­stin­guo­no ormai da anni: dal­la neces­si­tà di occu­par­si del­le per­so­ne in tran­si­zio­ne, all’importanza di ripen­sa­re le rela­zio­ni tra i gene­ri — tut­ti i gene­ri, com­pre­si quel­li non bina­ri; dal rico­no­sci­men­to del­la pie­na ugua­glian­za di tut­ti i lega­mi affet­ti­vi fami­lia­ri, all’educazione di gene­re e alle dif­fe­ren­ze, fino al matri­mo­nio egua­li­ta­rio e all’impegno per la pre­ven­zio­ne del­le malat­tie ses­sual­men­te trasmissibili.

È il momen­to di sce­glie­re da che par­te sta­re. Di fron­te al gover­no del­le destre rea­zio­na­rie, noi di Pos­si­bi­le sce­glia­mo di esse­re al fian­co del­le per­so­ne LGBTI in quel­la che rite­nia­mo esse­re una bat­ta­glia di democrazia.

Lo fac­cia­mo con orgo­glio per una rivo­lu­zio­ne che signi­fi­ca liber­tà e ugua­glian­za. Ade­ria­mo e parteciperemo.

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