#Antivirus: il circolo vizioso delle notizie sui taser

Non mettiamo in dubbio la ricostruzione della vicenda, ma probabilmente nel raccontarla sarebbe stato utile ricordare ai lettori le posizioni della FSP, del resto più volte ribadite dallo stesso Sindacato, che ha da sempre rivendicato il proprio pressing per l’introduzione della pistola elettrica nella dotazione delle forze dell’ordine sui vari governi che si sono succeduti in questi anni

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Noti­zie che ven­go­no mes­se in cir­co­lo, sen­za con­te­stua­liz­za­zio­ni, per sup­por­ta­re una tesi: è quel­lo che, a una pri­ma ana­li­si, sem­bra stia suc­ce­den­do riguar­do alla spe­ri­men­ta­zio­ne dei taser, il nuo­vo stru­men­to in dota­zio­ne del­la poli­zia in 12 cit­tà ita­lia­ne, dei cui rischi ave­va­mo già par­la­to su Addio Alle Armi.

Nono­stan­te la spe­ri­men­ta­zio­ne sia avvia­ta da pochis­si­mi gior­ni, sono già tan­ti gli arti­co­li che par­la­no di situa­zio­ni risol­te “gra­zie all’utilizzo del taser”.

Il pri­mo caso a Mila­no, dove un uomo di tren­tu­no anni è sta­to fer­ma­to la sera di vener­dì 7 set­tem­bre dal­la poli­zia uti­liz­zan­do (ma non azio­nan­do) la pisto­la elettrica.

Il secon­do caso a Cata­nia, dove un uomo sen­za fis­sa dimo­ra accu­sa­to di mole­stie dai pas­san­ti è sta­to immo­bi­liz­za­to con il taser (anche in que­sto caso sen­za azionarlo).

Il caso di Cata­nia è inte­res­san­te, soprat­tut­to per il modo in cui sem­bra esse­re nata la noti­zia: un comu­ni­ca­to stam­pa del­la FSP, Fede­ra­zio­ne Sin­da­ca­le di Poli­zia, già UGL Poli­zia di Stato.

Que­sto il comu­ni­ca­to, ripre­so da mol­ti mez­zi di informazione:

“Appe­na l’uomo si è accor­to del­la pre­sen­za del­la poli­zia, però, ha ten­ta­to di allon­ta­nar­si. Ne è nato un lun­go inse­gui­men­to a pie­di, per le stra­de del­la cit­tà, fino a che l’equipaggio del­la Volan­te è riu­sci­to a bloc­ca­re il fug­gi­ti­vo che ha subi­to rea­gi­to con vio­len­za ten­tan­do di sca­gliar­si con­tro uno degli agen­ti. E’ sta­to a quel pun­to che uno dei poli­ziot­ti ha estrat­to il taser mostran­do­lo all’uomo, che ha subi­to smes­so di dime­nar­si e scal­cia­re con­sen­ten­do di por­ta­re a ter­mi­ne il suo arre­sto, dopo il qua­le è sta­to pos­si­bi­le accer­ta­re che si trat­ta di un immi­gra­to irre­go­la­re, che par­reb­be esse­re sta­to ospi­te del Cara di Mineo aven­do con sé il bad­ge del­la strut­tu­ra rila­scia­to nel mag­gio scorso.”

Non met­tia­mo in dub­bio la rico­stru­zio­ne del­la vicen­da, ma pro­ba­bil­men­te nel rac­con­tar­la sareb­be sta­to uti­le ricor­da­re ai let­to­ri le posi­zio­ni del­la FSP, del resto più vol­te riba­di­te dal­lo stes­so Sin­da­ca­to, che ha da sem­pre riven­di­ca­to il pro­prio pres­sing per l’introduzione del­la pisto­la elet­tri­ca nel­la dota­zio­ne del­le for­ze dell’ordine sui vari gover­ni che si sono suc­ce­du­ti in que­sti anni. Qui un comu­ni­ca­to data­to gen­na­io 2018:

“Pro­se­gue sen­za sosta il per­cor­so per la distri­bu­zio­ne del­la pisto­la elet­tri­ca taser agli ope­ra­to­ri di poli­zia. Fu pro­prio l’Ugl Poli­zia di Sta­to, nel ricor­da­re che i poli­ziot­ti non fan­no i but­ta­fuo­ri di stra­da, a pro­por­re, alcu­ni anni fa, di con­sen­ti­re alle for­ze dell’ordine ita­lia­ne l’utilizzo di que­sto stru­men­to che già da tem­po fa par­te del­la dota­zio­ne del­le poli­zie di altri pae­si e con­sen­te di evi­ta­re col­lut­ta­zio­ni fisi­che. Ricor­dia­mo che la nostra pro­po­sta fu accom­pa­gna­ta da for­ti resi­sten­ze a livel­lo poli­ti­co, fum­mo accu­sa­ti “di voler fare gli sce­rif­fi” ma, nel­la con­vin­zio­ne che si trat­ta di uno stru­men­to uti­le ed effi­ca­ce, abbia­mo insi­sti­to ed abbia­mo anche chie­sto l’intervento del Capo del­la Poli­zia al qua­le va dato atto di esser­si atti­va­to in que­sto senso.”

Una posi­zio­ne — legit­ti­ma, cer­to, ma asso­lu­ta­men­te di par­te — riba­di­ta anche il 5 set­tem­bre dal­lo stes­so Sin­da­ca­to con un duris­si­mo attac­co ad Amne­sty Inter­na­tio­nal. Così scri­ve­va il segre­ta­rio Val­ter Maz­zet­ti, in rispo­sta alla denun­cia da par­te del­la ONG sui rischi insi­ti nell’utilizzo del­lo stru­men­to, che ha pro­vo­ca­to più di 1000 mor­ti dal 2002 a oggi:

“Ad Amne­sty sono osser­va­to­ri atten­ti ma con la memo­ria cor­ta. Ad Amne­sty, da quel che  capia­mo, voglio­no for­se pro­por­re un maz­zo di fio­ri con­tro un sog­get­to alte­ra­to e fuo­ri con­trol­lo, una poe­sia con­tro un mache­te, una nin­na nan­na con­tro un ubria­co sca­te­na­to in mez­zo alla gente.”

E sareb­be uti­le per i let­to­ri, for­se, rico­strui­re anche alcu­ni trat­ti del­la bio­gra­fia di Val­ter Maz­zet­ti e del suo vice Fran­co Mac­ca­ri, ricor­dan­do la fie­ra oppo­si­zio­ne del pri­mo all’introduzione del rea­to di tor­tu­ra (un dise­gno di leg­ge poi appro­va­to, ma stra­vol­to nei suoi inten­ti ori­gi­na­ri, come rico­strui­to da Vali­gia Blu) nel 2016 e le dure pre­se di posi­zio­ne del secon­do con­tro il film sul­la mor­te di Ste­fa­no Cuc­chi.

Del resto, la con­ver­gen­za di vedu­te tra il sin­da­ca­to e i par­ti­ti di destra non è nem­me­no così nasco­sta.

Basta vede­re il pro­fi­lo twit­ter di Mac­ca­ri, che spes­so rilan­cia le posi­zio­ni di Fra­tel­li d’Italia e di Gior­gia Melo­ni, com­pre­sa la bufa­la sul­lo “spac­cia­to­re scar­ce­ra­to per­ché spac­cia­va per neces­si­tà” (qui il debun­king di Butac) o, più sem­pli­ce­men­te, la par­te­ci­pa­zio­ne di Mas­si­mo Biton­ci, Luca Zaia e Mat­teo Sal­vi­ni all’ulti­mo con­gres­so del­la FSP.

Lo stes­so Mini­stro dell’Interno in que­sti gior­ni ha par­la­to in ter­mi­ni posi­ti­vi dell’introduzione del taser, ripren­den­do la noti­zia di Cata­nia e dif­fon­den­do quel­la di Mila­no, poi ripre­sa da tut­ti i mez­zi di informazione.

Cosa suc­ce­de, quin­di, in defi­ni­ti­va? Che un Sin­da­ca­to di Poli­zia che da sem­pre ha chie­sto l’introduzione dei taser e che sup­por­ta più o meno impli­ci­ta­men­te par­ti­ti di destra met­te in giro noti­zie che con­fer­ma­no la pro­pria tesi, e che i mez­zi di infor­ma­zio­ne — sen­za veri­fi­che, sen­za avvi­sa­re il let­to­re del­le posi­zio­ni di chi le met­te in giro — ampli­fi­ca­no la por­ta­ta di quel­le noti­zie, por­tan­do­le come pro­va del­la bon­tà del­la tesi. 

E suc­ce­de anche che, solo sul­la base di que­ste noti­zie, l’Assessore alla Sicu­rez­za del­la Regio­ne Lom­bar­dia Ric­car­do De Cora­to (di Fra­tel­li d’I­ta­lia, natu­ral­men­te) auspi­chi che anche i vigi­li urba­ni pos­sa­no aver­lo in dota­zio­ne e che il Sot­to­se­gre­ta­rio alla Giu­sti­zia Jaco­po Mor­ro­ne (anch’egli del­la Lega) ipo­tiz­zi l’introduzione dei taser anche nel­le car­ce­ri: un’introduzione che, come ricor­da­to su Il Fat­to Quo­ti­dia­no dal­la coor­di­na­tri­ce di Anti­go­ne Susan­na Mariet­ti, “ci fareb­be tor­na­re indie­tro anni luce rispet­to alla leg­ge peni­ten­zia­ria ita­lia­na del 1975 e a tut­te le dispo­si­zio­ni inter­na­zio­na­li che rac­co­man­da­no di met­te­re a con­tat­to con i dete­nu­ti esclu­si­va­men­te per­so­na­le disar­ma­to, per­ché chiun­que cono­sca il car­ce­re sa che l’ordine inter­no non si garan­ti­sce con la vio­len­za ma con l’autorevolezza dell’istituzione.”

Un cir­co­lo vizio­so di noti­zie in mez­zo al qua­le ci tro­via­mo noi, i cit­ta­di­ni, che avrem­mo il dirit­to a un’informazione seria: un’informazione che sia in gra­do di offri­re un’adeguata con­te­stua­liz­za­zio­ne, che ricor­di a noi let­to­ri e agli espo­nen­ti poli­ti­ci che fan­no pro­pa­gan­da i rischi dell’introduzione del taser e soprat­tut­to che spie­ghi è impos­si­bi­le trar­re in una set­ti­ma­na il bilan­cio defi­ni­ti­vo di una spe­ri­men­ta­zio­ne del­la dura­ta di tre mesi.

Come direb­be il Mini­stro dell’Interno, “è una que­stio­ne di buon sen­so”, pri­ma che politica.

Mar­co Vassalotti

Davi­de Sera­fin[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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