Questione maschile: la politica non è ancora pronta
Myriam Fugaro, Presidente dell’Associazione Donne e Giustizia, spiega come e perché la politica è ancora in ritardo rispetto alla questione maschile.
Myriam Fugaro, Presidente dell’Associazione Donne e Giustizia, spiega come e perché la politica è ancora in ritardo rispetto alla questione maschile.
Iniziamo a discutere di proposte concrete: noi ne abbiamo fatte e continuiamo a farle; perché l’argomento non venga affrontato solo pochi giorni all’anno e poi lasciato lì, per occuparsi d’altro
Oggi è il compleanno di Max. In questi mesi sono stata invitata in tante città italiane per parlare di lui, della sua storia, della sua battaglia. Insieme a me ho portato ovunque il suo “Decalogo sui Diritti dei Morenti”, per spiegare che la sua e la nostra battaglia non si focalizza sulla morte, si focalizza sulla vita.
“Chi si crede di essere?”. Dalle pagine di Facebook Pierluigi Bersani lancia una dura critica al ministro Boschi riguardo la sua uscita sui partigiani “veri e finti”.
Giusy ha un fratello, Andrea, al quale all’età di tre anni hanno diagnosticato una forma seria di autismo. Ora Andrea ha 27 anni e, a discapito di una legge che vorrebbe che a 18 anni l’autismo cessasse di esistere, Andrea autistico continua ad esserlo.
Quello che sta succedendo è troppo grave: l’accordo tra UE e Turchia troppo vergognoso, le immagini che ci arrivano troppo devastanti, per stare fermi. Venerdì scorso abbiamo organizzato un banchetto per raccogliere scarpe da destinare ai profughi che in queste ore cercano salvezza in Europa.
Abbiamo presentato, alla Camera, una risoluzione che impegna il Governo a modificare il “Regolamento degli Standard Ospedalieri” per inserivi i programmi di Cure Palliative in tutte le Regioni.
Possibile, con Beatrice Brignone, è in campo per costruire una Carta dei Diritti dei morenti. Partendo dal basso, confrontandoci con chi vive da vicino questa fase: con chi è malato, con chi gli è vicino (perché la malattia coinvolge tutti gli affetti e spesso la famiglia vive un profondo stato di solitudine) e con chi lavora sul campo: medici, infermieri, anestesisti.
E’ dal 1934, anno in cui sono stati istituiti per la prima volta in Italia i Tribunali per i Minorenni, che nulla è stato fatto per migliorare la condizione di tutela dei minori, della persona e della famiglia. Tuttavia, oggi, a distanza di 82 anni, abbiamo l’occasione di dare una significativa e storica svolta dell’ordinamento in materia.
Ieri pomeriggio la conferenza dei presidenti dei gruppi alla Camera ha finalmente calendarizzato la Legge sul Fine Vita. La battaglia non è finita, ora inizia la sfida più dura. Non abbassiamo la guardia, continuiamo a scendere in piazza a fare iniziative, a creare ponti, a confrontarci con tutti, a fare pressione su ogni membro della Camera, affinché si capisca che questa battaglia non ha nulla di ideologico, ma va incontro al diritto di ciascuno di noi di poter decidere della propria vita, di poter essere liberi, fino alla fine.