Francesca Druetti

Le nostre risposte all’UAAR: laicità laicità laicità, il 20 settembre e tutti i giorni

Sale per i fune­ra­li civi­li La leg­ge sui fune­ra­li civi­li va rispet­ta­ta non solo nei casi che fini­sco­no sui gior­na­li per la noto­rie­tà del­la per­so­na dece­du­ta o dopo una degra­dan­te e sfi­nen­te bat­ta­glia lega­le. Il dirit­to a un luo­go ade­gua­to per i fune­ra­li civi­li va garan­ti­to e i comu­ni han­no l’ob­bli­go, mora­le e di legge, …

Le nostre rispo­ste all’UAAR: lai­ci­tà lai­ci­tà lai­ci­tà, il 20 set­tem­bre e tut­ti i gior­ni Leg­gi altro »

“Classi pollaio”: come pensa di aprire le scuole il Ministro Bianchi?

Dopo un anno di assen­za di scuo­la nel­la vita del­le ragaz­ze e dei ragaz­zi non si può pen­sa­re asso­lu­ta­men­te di lascia­re tut­to come pri­ma; occor­ro­no inve­sti­men­ti ingen­ti su orga­ni­ci ed edi­li­zia sco­la­sti­ca per crea­re tem­pi e spa­zi nuo­vi e dare alla scuo­la la pos­si­bi­li­tà di esse­re la leva su cui far ripar­ti­re il Paese.

La cultura è lavoro e merita tutte le garanzie possibili

Sta­mat­ti­na in mol­te piaz­ze d’I­ta­lia han­no mani­fe­sta­to i lavo­ra­to­ri e le lavo­ra­tri­ci del­la cul­tu­ra. Per­so­ne, per­cor­si, con­di­zio­ni lavo­ra­ti­ve mol­to diver­se che han­no in comu­ne il fat­to di subi­re dura­men­te il peso del­le restri­zio­ni lega­te all’e­mer­gen­za covid e di esse­re sta­ti tra i pri­mi a farlo.

Export di armi verso l’Egitto: il governo riferisca sulle autorizzazioni

Rilan­cia­mo nuo­va­men­te la richie­sta di Rete disar­mo che il gover­no rife­ri­sca sul­le auto­riz­za­zio­ni e che sospen­da le trat­ta­ti­ve in cor­so fino a che non sarà rag­giun­ta la pie­na col­la­bo­ra­zio­ne per otte­ne­re veri­tà per Giu­lio Rege­ni. È inac­cet­ta­bi­le, di fron­te a que­stio­ni tan­to gra­vi e alla minac­cia alla stes­sa soprav­vi­ven­za di Patrick e di tan­ti e tan­te come lui, che la sospen­sio­ne del Con­si­glio dei Mini­stri si risol­va con un nul­la di fat­to o con poche righe di eser­ci­zio reto­ri­co a mar­gi­ne del via libe­ra alla “com­mes­sa del secolo”.

La pandemia non è uguale per tutte

Sia­mo, non tut­ti, ma mol­ti, con­fi­na­ti in casa (per chi ce l’ha) die­tro por­te chiu­se. Ma non lascia­mo­ci ten­ta­re dal pen­sie­ro che chiu­de­re una por­ta basti a chi è den­tro per sen­tir­si al sicu­ro, o basti agli altri per non vede­re, non sapere. 

La sicurezza prima di tutto

“La sicu­rez­za pri­ma di tut­to”, ovvia­men­te. Soprat­tut­to quan­do le misu­re mira­no a pro­teg­ge­re le fasce di popo­la­zio­ne più vul­ne­ra­bi­li. Ricor­dan­do che però la vul­ne­ra­bi­li­tà, come la sicu­rez­za, con­tie­ne mol­ti­tu­di­ni. A par­ti­re dal­la giu­sti­zia socia­le. Su cui dovrem­mo inve­sti­re alme­no altret­tan­te ener­gie di quel­le che stia­mo con­cen­tran­do negli sfor­zi di que­sti giorni.

La sicurezza prima di tutto

“La sicu­rez­za pri­ma di tut­to”, ovvia­men­te. Soprat­tut­to quan­do le misu­re mira­no a pro­teg­ge­re le fasce di popo­la­zio­ne più vul­ne­ra­bi­li. Ricor­dan­do che però la vul­ne­ra­bi­li­tà, come la sicu­rez­za, con­tie­ne mol­ti­tu­di­ni. A par­ti­re dal­la giu­sti­zia socia­le. Su cui dovrem­mo inve­sti­re alme­no altret­tan­te ener­gie di quel­le che stia­mo con­cen­tran­do negli sfor­zi di que­sti giorni.