Cronache di una giornata antifascista
Quando qualcuno dice “preferisco essere licenziato che avere a che fare con Casa Pound”, significa che la Resistenza è ancora qui
Quando qualcuno dice “preferisco essere licenziato che avere a che fare con Casa Pound”, significa che la Resistenza è ancora qui
Un tassello nella storia terribile degli ultimi giorni di Pamela, un tassello che avete scelto di raccontare dal punto di vista di colui che di Pamela si è approfittato
La legge non prevede questa possibilità. E non prevede nemmeno, come chiedeva un emendamento presentato in sede di discussione della Legge Elettorale, l’“early voting”
Abbiamo voluto creare uno spazio alternativo al G7 di Venaria, ma anche al modo di pensare le tematiche del G7. Pensiamo sia necessario soprattutto in questo momento in cui la rappresentanza è un problema perché lascia fuori troppe situazioni, troppe persone: ecco perché Proxima sarà il Festival del e per il 99%.
Ognuno può dare il suo contributo: se avete a cuore o conoscete la storia di un bene culturale fuori dai grandi circuiti, è un ottimo modo per farla sapere a tutti.
Dopo le “ragazze dell’Est” di “Parliamone sabato”, è il turno delle Romagnole. “Buone, facili e veloci… le piadine! Cosa avete capito?”. Tutto secondo Eataly, come immortalato oggi in una foto da “Narrazioni differenti”. Ci preoccupiamo, giustamente, di come si parli delle donne sui social, sui loro profili, nei gruppi chiusi che amplificano il sessismo e …
Aggiorniamo la geografia degli stereotipi: l’Est, la romagna, la sicilia Leggi altro »
Le patologie da disturbi alimentari colpiscono tre milioni di persone in Italia e coinvolgono insieme a loro le famiglie, considerando soprattutto che l’esordio dei disturbi si colloca nelle fasce d’età adolescenziali e pre adolescenziali. Per le ragazze nella fascia tra i 12 e i 25 costituiscono la prima causa di morte dopo gli incidenti stradali, dato recentissimo che ha visto un incremento negli ultimi anni. I pazienti e le famiglie si trovano spesso soli, o arrivano alla diagnosi e all’assistenza in modo tardivo, emarginati dalla natura stessa delle patologie.
Possibile l’uguale ce l’ha nel simbolo, lo abbiamo detto molte volte. E, impegnati a contrastare le disuguaglianze in ogni campo, sappiamo quanto l’aiuto immediato, che può fare la differenza nella vita delle singole persone, debba andare di pari passi con l’analisi, la progettazione di lungo periodo, sempre con lo sguardo rivolto al futuro e non alla conservazione di modelli e soluzioni che, se sono mai state una risposta adeguata, oggi di sicuro non lo sono più.
Il 2 febbraio è stato presentato a Roma alla Camera dei Deputati il Plac – Patto per il lavoro culturale, nato dalla campagna “Mi riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali”. La campagna è stata lanciata per mantenere alta l’attenzione sulla questione delle professioni dei Beni Culturali, categoria che spesso e volentieri vede il proprio …
Il lavoro è lavoro: un patto per la dignità dei lavoratori culturali Leggi altro »
Lo sciopero dei lavoratori di Foodora insegna tantissime cose: troppo spesso dietro alla retorica “smart” si nascondono diritti e tutele cancellati.