Francesca Druetti

La guerra alle bambine che non si vuole vedere

Qual­che gior­no fa il Mini­stro del­l’In­ter­no Mat­teo Sal­vi­ni face­va un elen­co di pae­si di pro­ve­nien­za dei migran­ti sali­ti a bor­do del­la nave Diciot­ti. E con­clu­de­va con una doman­da: “In qua­li di que­sti pae­si c’è la guer­ra?”. A dimo­stra­re che la stra­te­gia del Mini­stro è cer­ca­re l’u­sci­ta a effet­to, spa­rar­la in cir­co­la­zio­ne e non curar­si più …

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Da Ventimiglia all’Europa

Ven­ti­mi­glia è una del­le cit­tà diven­ta­ta suo mal­gra­do sim­bo­lo del­le fron­tie­re chiu­se, del­la limi­ta­zio­ne spes­so vio­len­ta alla cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne, del­le caren­ze del­l’ac­co­glien­za che pun­ta al con­te­ni­men­to e al con­trol­lo inve­ce che al soc­cor­so e allo scio­gli­men­to dei nodi del siste­ma nel­l’in­te­res­se di tut­ti. È la cit­tà dove riman­go­no bloc­ca­te le per­so­ne da quan­do la …

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Proxima: il festival del e per il 99%

Abbia­mo volu­to crea­re uno spa­zio alter­na­ti­vo al G7 di Vena­ria, ma anche al modo di pen­sa­re le tema­ti­che del G7. Pen­sia­mo sia neces­sa­rio soprat­tut­to in que­sto momen­to in cui la rap­pre­sen­tan­za è un pro­ble­ma per­ché lascia fuo­ri trop­pe situa­zio­ni, trop­pe per­so­ne: ecco per­ché Pro­xi­ma sarà il Festi­val del e per il 99%.

Aggiorniamo la geografia degli stereotipi: l’Est, la romagna, la sicilia

Dopo le “ragaz­ze dell’Est” di “Par­lia­mo­ne saba­to”, è il tur­no del­le Roma­gno­le. “Buo­ne, faci­li e velo­ci… le pia­di­ne! Cosa ave­te capi­to?”. Tut­to secon­do Eata­ly, come immor­ta­la­to oggi in una foto da “Nar­ra­zio­ni dif­fe­ren­ti”. Ci pre­oc­cu­pia­mo, giu­sta­men­te, di come si par­li del­le don­ne sui social, sui loro pro­fi­li, nei grup­pi chiu­si che ampli­fi­ca­no il ses­si­smo e …

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Una Giornata del Fiocchetto Lilla, per essere vicini a chi combatte i disturbi alimentari ogni giorno

Le pato­lo­gie da distur­bi ali­men­ta­ri col­pi­sco­no tre milio­ni di per­so­ne in Ita­lia e coin­vol­go­no insie­me a loro le fami­glie, con­si­de­ran­do soprat­tut­to che l’e­sor­dio dei distur­bi si col­lo­ca nel­le fasce d’e­tà ado­le­scen­zia­li e pre ado­le­scen­zia­li. Per le ragaz­ze nel­la fascia tra i 12 e i 25 costi­tui­sco­no la pri­ma cau­sa di mor­te dopo gli inci­den­ti stra­da­li, dato recen­tis­si­mo che ha visto un incre­men­to negli ulti­mi anni. I pazien­ti e le fami­glie si tro­va­no spes­so soli, o arri­va­no alla dia­gno­si e all’as­si­sten­za in modo tar­di­vo, emar­gi­na­ti dal­la natu­ra stes­sa del­le patologie.

Costituente delle idee: dalla solidarietà alla progettazione del futuro

Pos­si­bi­le l’u­gua­le ce l’ha nel sim­bo­lo, lo abbia­mo det­to mol­te vol­te. E, impe­gna­ti a con­tra­sta­re le disu­gua­glian­ze in ogni cam­po, sap­pia­mo quan­to l’a­iu­to imme­dia­to, che può fare la dif­fe­ren­za nel­la vita del­le sin­go­le per­so­ne, deb­ba anda­re di pari pas­si con l’a­na­li­si, la pro­get­ta­zio­ne di lun­go perio­do, sem­pre con lo sguar­do rivol­to al futu­ro e non alla con­ser­va­zio­ne di model­li e solu­zio­ni che, se sono mai sta­te una rispo­sta ade­gua­ta, oggi di sicu­ro non lo sono più.