Gianmarco Capogna

Classe 1989, laureato in Scienze Internazionali e specializzato in Politiche Antidiscriminatorie dell'Unione Europea. Dopo una militanza nelle associazioni si avvicina alla politica e partecipa al progetto lanciato da Giuseppe Civati. Da sempre impegnato sui temi dei diritti civili, in Possibile coordina i lavori del Gruppo Diritti LGBT (lgbt@possibile.com). Su twitter: @gmarcoc

A difesa della dignità dei lavoratori

A Roc­ca­sec­ca l’azienda Ideal Stan­dard, mul­ti­na­zio­na­le con sede in Bel­gio e cir­ca 17mila dipen­den­ti, ha deci­so di ces­sa­re la pro­du­zio­ne met­ten­do a rischio il lavo­ro di cir­ca 300 per­so­ne e la soprav­vi­ven­za del­le loro famiglie.

E come Eguaglianza

Por­te­re­mo nel pro­get­to di Libe­ri e Ugua­li le sto­rie, i vol­ti, la digni­tà e le bat­ta­glie del­la comu­ni­tà LGBTI per­ché sia­mo con­vin­ti che non ci sia più tem­po da per­de­re per rico­no­sce­re stes­si dirit­ti e stes­se possibilità

Ripartire dal mondo trans

Ser­ve una stra­te­gia qua­dro di con­tra­sto alle discri­mi­na­zio­ni mul­ti­ple che le per­so­ne tran­ses­sua­li vivo­no in ogni ambi­to del­la loro vita; un pia­no che sap­pia coniu­ga­re inter­ven­ti cul­tu­ra­li, poli­ti­ci e giuridici.

Anno Domini 2017

Il 17 mag­gio ser­ve a ricor­dar­ci e a ricor­da­re che la bat­ta­glia dei dirit­ti e con­tro ogni discri­mi­na­zio­ne è una bat­ta­glia di tut­te e tut­ti per­ché uno sta­to di dirit­to è tale se la leg­ge rico­no­sce ugua­glian­za in dirit­ti, liber­tà, tute­le e pos­si­bi­li­tà a tut­ti i suoi cittadini

Se il nostro non è un Paese per Transgender

Adria­na, don­na tran­sgen­der bra­si­lia­na, ha per­so il lavo­ro ed ha visto sca­de­re il suo per­mes­so di sog­gior­no nono­stan­te fos­se da 17 anni in Ita­lia. Per que­sto è sta­ta inse­ri­ta, lo scor­so 24 gen­na­io, nel CIE di Brin­di­si. Sen­za alcun rispet­to del­la sua sto­ria per­so­na­le era sta­ta asse­gna­ta in una strut­tu­ra maschi­le espo­nen­do­la a discri­mi­na­zio­ni e …

Se il nostro non è un Pae­se per Tran­sgen­der Leg­gi altro »

La giurisprudenza colma il vuoto della politica sulle famiglie omogenitoriali

In que­sti anni, la magi­stra­tu­ra e i tri­bu­na­li, con sen­ten­ze poten­tis­si­me e dal gran­de valo­re civi­le, han­no supe­ra­to i bal­bet­tii, le insi­cu­rez­ze, le inde­ci­sio­ni, le pau­re e i meri cal­co­li di con­sen­so elet­to­ra­le che atta­na­glia­va­no – e atta­na­glia­no — il Par­la­men­to, dimo­stran­do come la gran­de assen­te dal pano­ra­ma poli­ti­co nazio­na­le sia la politica.