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«La mozione dell’addio», seconda mozione congressuale

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1491396383202{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Si è da poco con­clu­sa la fase riser­va­ta agli iscrit­ti del con­gres­so del Par­ti­to Demo­cra­ti­co. Farem­mo volen­tie­ri a meno di occu­par­ci di que­sto argo­men­to, non solo per­ché l’argomento ci riguar­da poco, ma anche per­ché è dav­ve­ro dif­fi­ci­le con­si­de­rar­lo appas­sio­nan­te. Visto che però gli appel­li all’unità del cen­tro­si­ni­stra non accen­na­no a pla­car­si, crediamo …

«La mozio­ne dell’addio», secon­da mozio­ne con­gres­sua­le Leg­gi altro »

Crotone e veleni: diciamo no a qualsiasi progetto al ribasso

La vicen­da del­la boni­fi­ca del sito indu­stria­le ex Per­tu­so­la di Cro­to­ne ha una sto­ria lun­ga e con­tro­ver­sa, che ini­zia con una pro­mes­sa: “le fab­bri­che non chiu­de­ran­no”. Cor­re­va l’anno 2000 e l’accesa cam­pa­gna elet­to­ra­le per le Regio­na­li rega­la­va que­sta per­la di sag­gez­za. Da allo­ra, il polo side­rur­gi­co di Cro­to­ne è mor­to, inqui­nan­do più di quan­do era vivo. Ben 17 (dicias­set­te!) anni non sono basta­ti per con­se­gna­re a que­sto ter­ri­to­rio un pia­no di boni­fi­ca rea­le, che tenes­se in con­si­de­ra­zio­ne l’interesse dei cit­ta­di­ni, la loro salu­te e le dispo­si­zio­ni euro­pee (oltre che di buon sen­so) che pre­ve­do­no una ricom­po­si­zio­ne del dan­no fina­liz­za­to al ripri­sti­no dell’ambiente inquinato.

Rimborsi parlamentari: quando il silenzio delle istituzioni genera mostri

Par­tia­mo da una pre­mes­sa: esse­re elet­to mem­bro del Par­la­men­to, depu­ta­to o sena­to­re, è un pri­vi­le­gio e un impe­gno solen­ne nei con­fron­ti dei pro­pri elet­to­ri e di tut­ti i cit­ta­di­ni del Pae­se che si rap­pre­sen­ta. Va rico­no­sciu­to, ed è essen­zia­le far­lo, come mol­tis­si­mi degli elet­ti svol­ga­no il pro­prio com­pi­to con scru­po­lo e respon­sa­bi­li­tà. Il pro­ble­ma però …

Rim­bor­si par­la­men­ta­ri: quan­do il silen­zio del­le isti­tu­zio­ni gene­ra mostri Leg­gi altro »

No ai 350 licenziamenti di Consulmarketing, che violano modello di business sostenibile

Pos­si­bi­le Mila­no inter­vie­ne in dife­sa dei 350 lavo­ra­to­ri a rischio licen­zia­men­to da par­te di Con­sul­mar­ke­ting, socie­tà che svol­ge rac­col­ta dati pres­so Gdo, tabac­che­rie ed hore­ca (bar e risto­ra­zio­ne) e il cui prin­ci­pa­le com­mit­ten­te è Niel­sen. Con­sul­mar­ke­ting vor­reb­be licen­zia­re 350 dei 465 dipen­den­ti rima­sti dopo i prov­ve­di­men­ti già pre­si a giu­gno. In alter­na­ti­va, pro­po­ne un con­trat­to coordinato …

No ai 350 licen­zia­men­ti di Con­sul­mar­ke­ting, che vio­la­no model­lo di busi­ness soste­ni­bi­le Leg­gi altro »

Il partito della nazione sbarca a Palermo

Leg­gia­mo con dispia­ce­re la noti­zia di una lista uni­ca PD/NCD a soste­gno del can­di­da­to Sin­da­co Leo­lu­ca Orlan­do. Non ci sor­pren­de la volon­tà del PD di unir­si in matri­mo­nio elet­to­ra­le con Alfa­no, que­sta stra­te­gia è por­ta­ta avan­ti con asso­lu­ta coe­ren­za da anni. Sia­mo inve­ce dispia­ciu­ti del fat­to che Orlan­do scel­ga di tra­di­re la fidu­cia che in tanti …

Il par­ti­to del­la nazio­ne sbar­ca a Paler­mo Leg­gi altro »

Il No a “Accogliamoci” è un passo indietro sull’accoglienza

La chiu­su­ra del Movi­men­to 5 Stel­le rispet­to alla deli­be­ra di ini­zia­ti­va popo­la­re “Acco­glia­mo­ci” per la rifor­ma del moni­to­rag­gio dei cen­tri di acco­glien­za a Roma, sia pure espres­sa nel­la for­ma del­l’asten­sio­ne, spia­ce ma non stu­pi­sce, alla luce del­le affer­ma­zio­ni in aula del­l’As­ses­so­ra Bal­das­sar­re, secon­do cui nel­la Capi­ta­le non ci sareb­be pos­si­bi­li­tà di acco­glie­re altri migran­ti. Colpisce, …

Il No a “Acco­glia­mo­ci” è un pas­so indie­tro sull’accoglienza Leg­gi altro »

Amo il mio negozio di quartiere: per la sicurezza, la socialità e l’ambiente

Dopo un con­fron­to con asso­cia­zio­ni, com­mer­cian­ti e sin­go­li cit­ta­di­ni, abbia­mo pre­a­pa­ra­to una mozio­ne di ini­zia­ti­va popo­la­re che ha rac­col­to 400 sot­to­scri­zio­ni e che non chie­des­se sem­pli­ce­men­te il bloc­co di ope­re già di immi­nen­te attua­zio­ne ma pro­po­nes­se una solu­zio­ne ai pic­co­li com­mer­cian­ti e alle bot­te­ghe arti­gia­na­li di quar­tie­re per poter­si oppor­re alla con­cor­ren­za degli ipermercati.

All’Europa non serve un PR, ma (buona) politica

In vista dei sessant’anni dei Trat­ta­ti di Roma, si riac­cen­de il mai sopi­to dibat­ti­to sull’Europa. Che si par­li di ciò che ser­ve fare a Roma o di ciò di cui ci sareb­be biso­gno a Bru­xel­les, però, il livel­lo del­la discus­sio­ne sem­bra esse­re sem­pre su un pia­no sba­glia­to, o per lo meno secon­da­rio, quel­lo dell’imma­gi­ne. Non …

All’Europa non ser­ve un PR, ma (buo­na) poli­ti­ca Leg­gi altro »