Redazione Possibile

La Redazione #èPossibile.

Una nuova tessera, il biglietto per #giornimigliori

È con gran­de pia­ce­re che vi pre­sen­tia­mo in ante­pri­ma la nuo­va tes­se­ra 2017 di Pos­si­bi­le. Una gra­fi­ca diver­sa, che con­tie­ne alcu­ne del­le paro­le e dei sim­bo­li che vor­rem­mo ispi­ras­se­ro il 2017 di Pos­si­bi­le e dei suoi atti­vi­sti. Che sia il bigliet­to e anche la map­pa con­cet­tua­le ver­so #gior­ni­mi­glio­ri. Sono già in mol­tis­si­mi che in questi …

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Scuole e spese di funzionamento: le nozze con i fichi secchi

Sono Libe­ro. E sono arrab­bia­to. Avrei dovu­to chia­mar­mi diver­sa­men­te, lo so. Ma non sia­mo qui per par­la­re del mio nome. Sono arrab­bia­to e fac­cio il Diri­gen­te Sco­la­sti­co. Inten­do ruba­re un po’ del vostro tem­po per par­lar­vi di Scuo­la, di quel­la vera, non di quel­la rac­con­ta­ta da mini­stri e “lea­ders fighet­ti”, che, pro­ba­bil­men­te, in una scuo­la pub­bli­ca non han­no mai mes­so piede.

Scifo: il sopralluogo si svolge sott’acqua

Pro­prio il gior­no in cui sareb­be avve­nu­to il sopral­luo­go degli ispet­to­ri del Mibact, l cit­tà di Cro­to­ne era pra­ti­ca­men­te sot­t’ac­qua per vio­len­ti nubi­fra­gi. Una cir­co­stan­za che ren­de dif­fi­ci­le, se non impos­si­bi­le, imma­gi­na­re una qual­sia­si visi­ta in Sci­fo. Non dubi­tia­mo del­la veri­di­ci­tà del­la noti­zia ma sareb­be bel­lo cono­sce­re che tipo di atti­vi­tà gli ispet­to­ri del Mibact sareb­be­ro venu­ti a com­pie­re e qua­li le con­se­guen­ze. Se mai ve ne saranno.

Mostri politici (e dove trovarli)

Biso­gna veni­re a Fro­si­no­ne per osser­va­re da vici­no Frank­en­stein. La pove­ra Mary Shel­ley fos­se vis­su­ta due seco­li dopo, anzi­ché ricor­re­re alla sua imma­gi­na­zio­ne, si sareb­be potu­ta ispi­ra­re alla poli­ti­ca di Fro­si­no­ne per scri­ve­re il suo capo­la­vo­ro. For­mi­da­bi­le nel ruo­lo del dot­tor Vic­tor Frank­en­stein il Par­ti­to Demo­cra­ti­co che ha sapien­te­men­te uti­liz­za­to Area Popo­la­re e Sini­stra Ita­lia­na per fare la sua mostruo­sa “crea­tu­ra” nel­la Ammi­ni­stra­zio­ne Provinciale.

Il tutto e il nulla

Se tut­to è cal­co­lo fin dal­l’i­ni­zio, e si tra­scu­ra­no le que­stio­ni di fon­do, la sostan­za del­le pro­po­ste, le pro­mes­se man­ca­te, il cal­co­lo si rove­scia imme­dia­ta­men­te. È suc­ces­so in Fran­cia: Valls, una del­le cami­cie bian­che del­la ker­mes­se ren­zia­na di qual­che tem­po fa, ha per­so, ben­ché si pre­sen­tas­se come quel­lo più in gra­do di vin­ce­re, di par­la­re al cen­tro, di tene­re quel­la ragio­ne­vo­le ambi­gui­tà che con­sen­te di fare all’ap­pel­lo ai voti uti­li. Solo che non sono uti­li, e lo han­no già dimo­stra­to negli anni di gover­no del­le cami­cie bian­che. E rischia­no di non esser­ci nem­me­no i voti.

Salva il suolo: per un’Europa dei beni comuni

Come già ricor­da­to da Fran­ce­sco Fer­ran­te, negli ulti­mi 3 anni abbia­mo per­so 720 km qua­dra­ti (la super­fi­cie di Mila­no, Firen­ze, Bolo­gna, Napo­li e Paler­mo!), il 7,3% del nostro ter­ri­to­rio. Ciò nono­stan­te, la leg­ge sul con­su­mo di suo­lo gia­ce nel­le aule par­la­men­ta­ri e dif­fi­cil­men­te vedrà la luce pri­ma del­la fine di que­sta legi­sla­tu­ra. E allo­ra, in con­tro­ten­den­za rispetto …

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Un’Italia Possibile esiste già: rappresentiamola tutta, tutti

Rin­gra­zian­do gli oltre 500 par­te­ci­pan­ti agli Sta­ti gene­ra­li di Pos­si­bi­le, dei qua­li 257 dele­ga­ti, pub­bli­chia­mo la rela­zio­ne di Giu­sep­pe Civa­ti. Sia­mo già al lavo­ro sul pro­get­to di gover­no in vista del­le tre gior­ni che si ter­rà a Roma all’i­ni­zio di mar­zo, che dà il via alla costi­tuen­te del­le idee, a cui invi­tia­mo tut­te le per­so­ne che sono inte­res­sa­te, con par­ti­co­la­re riguar­do alle asso­cia­zio­ni, ai movi­men­ti e alle for­ze poli­ti­che e socia­li che con­tat­te­re­mo fin d’o­ra. Fate la stes­sa cosa, anche voi.

Siamo ancora responsabili

Rie­sce mol­to dif­fi­ci­le, oggi, pen­sa­re al geno­ci­dio del popo­lo ebrai­co con lo stes­so distac­co di qual­che decen­nio fa. Sem­pre più lon­ta­no rie­cheg­gia l’eco del coro una­ni­me che sen­ten­ziò l’imperativo cate­go­ri­co di chiu­de­re l’epoca del­le distru­zio­ni di mas­sa. La volon­tà di chiu­de­re il “Seco­lo Bre­ve” nascon­de­va in sé una peri­co­lo­sa fret­ta, che non ha por­ta­to buo­ni frut­ti. Dagli ulti­mi spi­ra­gli infat­ti, altre atro­ci­tà a sfon­do raz­zia­le o reli­gio­so han­no var­ca­to la soglia. Ed anco­ra la misu­ra non è colma.