Un’altra Costituzione è possibile
Ci scrive il professore Gianfranco Pasquino, elencando dieci ragioni per dire “no” a una riforma costituzionale pensata male e costruita peggio.
Ci scrive il professore Gianfranco Pasquino, elencando dieci ragioni per dire “no” a una riforma costituzionale pensata male e costruita peggio.
È di nuovo il momento di inventarsi le forme e le pratiche per innescare un processo ricostituente, con la pretesa di trasformare città, vite, istituzioni a partire da un atteggiamento pragmatico di invenzione sociale, economica e istituzionale.
L’intervento di Giuseppe Civati alla Camera dei deputati in merito alla maternità surrogata. “Siamo per la regolamentazione e non per il reato universale”.
Fra gli emendamenti presentati dal Governo al decreto scuola all’esame della commissione Cultura è arrivato anche quello sull’estensione del bonus di 500 euro ai 18enni extracomunitari. Un emendamento che arriva, finalmente, dopo la presentazione della nostra proposta di legge ad hoc e dopo mesi in cui abbiamo denunciato questa discriminazione in aula
Prima di parlare di autoritarismo e concentrare tutto su Renzi, concentriamoci sul merito della riforma costituzionale oggetto del referendum confermativo di ottobre: è una riforma fatta con i piedi.
Idomeni è una contraddizione. Formalmente è un campo dove sono accampate circa diecimila persone. L’enorme esigenza di cibo, acqua potabile, assistenza legale, riparo, asilo, educazione e gioco viene affrontata da gruppi di volontari autonomi e indipendenti.
La campagna di Possibile per la parità di genere continua con una proposta di legge che riguarda i salari negli appalti pubblici. L’Italia ormai da troppo tempo sconta un divario enorme con gli altri Paesi europei sul fronte della parità salariale e non rispetta quanto sancito dai Trattati europei e dalla stessa Costituzione.
Anche la Francia ha dichiarato che in questa fase dei negoziati e alla luce delle rivelazioni fatte da Greenpeace Olanda non firmerà il trattato transatlantico di libero scambio. Serve una posizione chiara sul trattato anche nel nostro Paese e da parte del nostro Governo.
Le rivelazioni di oggi da parte di Greenpeace Olanda sui negoziati in corso per il TTIP sono particolarmente gravi. Non solo per l’aggressività della posizione americana, che mira ad abbassare quando non a smantellare gli standard europei di tutela ambientale e della salute, compreso il principio di precauzione, ma anche perché la Commissione europea sembra particolarmente timida nella loro difesa.
La lettera ai presidenti di Camera e Senato e al Presidente della Repubblica Mattarella promossa da Possibile: il governo nell’adozione del nuovo codice ha gravemente leso la sovranità del Parlamento.