Le mani del Governo sull’acqua pubblica
E’ arrivata in Aula la proposta di legge che dovrebbe dare attuazione al referendum del 2011, e invece ci troviamo di fronte a un testo che ne stravolge l’esito.
E’ arrivata in Aula la proposta di legge che dovrebbe dare attuazione al referendum del 2011, e invece ci troviamo di fronte a un testo che ne stravolge l’esito.
Probabilmente alle 23 avranno votato 15 milioni di persone. Il premier ha vinto le primarie con due milioni di voti, scalzando Letta e quando fece il famoso 40% alle europee erano 11 milioni. I suoi scherani che insultano gli elettori che sono andati a votare dovrebbero andare a nascondersi. Il ‘ciaone’ diventa un arrivederci a ottobre.
Per chi crede nella democrazia oltre 15 milioni di elettori (mentre scriviamo) sono un grande risultato. Era un quesito tecnico che è stato strumentalizzato soprattutto dal Governo, ma milioni di italiani hanno comunque reputato che non fosse ‘inutile’ e si sono mobilitati per raggiungere il quorum.
È un dato di fatto che molte piattaforme estrattive restino sotto le quote di franchigia. Non ci vuole un genio con Mba ad Harvard per capire che se tu compagnia energetica resti sotto franchigia non pagherai le royalty (pur basse) allo Stato.
Il referendum è una grande opportunità che il fronte politico riformista dovrebbe cogliere per progettare una transizione energetica coerente con gli accordi di Parigi e che avrebbe conseguenze molto positive sulla nostra economia.
Quella che accosta il voto referendario alla morte di Giulio Regeni. Spingersi fino a questo punto sembrava impossibile, e invece: https://twitter.com/GiampaoloGalli/status/720742532473364480 Pronta e senza tentennamenti la risposta di Giuseppe Civati a questa vergognosa provocazione: Solo un’oscena propaganda può associare il nome di Giulio Regeni all’astensione al referendum. Chiediamo rispetto per lui e la sua famiglia. …
Perché le comunità siano autonome dal punto di vista energetico, perché le persone siano libere e si riconoscano nelle istituzioni repubblicane. Contro l’astensione, per la partecipazione delle persone.
ROMA, 14 APR — Visto che il Presidente emerito Giorgio Napolitano ha fatto sapere di essere a Londra il giorno del referendum e di non sapere se sarà in tempo a Roma per il voto, noi abbiamo deciso che andremo a votare molto presto, anche per lui. D’Altra parte il Presidente nel 2011, in occasione …
L’appello al voto di Giuseppe Civati, Segretario nazionale di Possibile per il Referendum 17 Aprile 2016 contro le trivellazioni in mare.
Se è vero che non si possono chiedere nuove concessioni, resta comunque la possibilità per le aziende titolari della concessione di aprire tutti gli impianti previsti dal piano di sviluppo di giacimento e sue modificazioni (l’interpretazione trova conferma nel parere del Consiglio di stato al Governo nel 2011).