Silvia Cavanna

I padroni dicono di no a tutto. E per questo scioperiamo.

La stra­te­gia del capi­ta­li­smo è quel­la di ato­miz­za­re le riven­di­ca­zio­ni, met­ter­ci gli uni con­tro gli altri, indi­vi­dua­re un nemi­co invi­si­bi­le su cui svia­re l’attenzione, sosti­tui­re la lot­ta col­let­ti­va con tan­te lot­te indi­vi­dua­li che, pro­prio per que­sto, sono più debo­li e più faci­li da met­te­re a tacere.
Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.

25 novembre — Non è cambiato nulla

È pas­sa­to un anno dal fem­mi­ni­ci­dio di Giu­lia Cec­chet­tin e non è cam­bia­to nul­la. La con­tri­zio­ne per la sua mor­te è rapi­da­men­te sta­ta rele­ga­ta alle colon­ne degli edi­to­ria­li, le pro­mes­se di prov­ve­di­men­ti da par­te del gover­no sono dura­te giu­sto il tem­po di un’altra tor­na­ta elet­to­ra­le. Il patriar­ca­to non c’è più, dico­no. Roba d’altri tem­pi, dicono. …

25 novem­bre — Non è cam­bia­to nul­la Leg­gi altro »

PNRR, opacità e omissioni tra terza e quarta rata

Caro mini­stro, non è una gara in cui sia­mo bra­vi se non arri­via­mo ulti­mi. Si trat­ta di riu­sci­re a spen­de­re le fon­ti di finan­zia­men­to richie­ste e di riu­sci­re a far­lo bene e in tem­pi uti­li – pro­prie­tà impre­scin­di­bi­li di ogni spe­sa pub­bli­ca e che, ricor­dia­mo­lo, non sono mutua­men­te esclusive.