Il referendum lombardo-veneto è solo una conta interna
Una partita tutta interna, dalla Val Seriana a Roma, dalla quale tenersi ben lontani, denunciandone il populismo e i fini propagandistici.
Una partita tutta interna, dalla Val Seriana a Roma, dalla quale tenersi ben lontani, denunciandone il populismo e i fini propagandistici.
Mentana dice la sua sul referendum lombardo-veneto, e sì: c’è davvero molta, molta confusione
Stavano per imbracciare le armi ma si erano sbagliati tutti, scusateli: «Mi sembra chiaro a tutti che l’assetto migliore per il Paese sia quello federale. Insomma, non ci sono nostalgie per la Padania», spiega oggi Matteo Salvini
Siamo alla battaglia decisiva, alla quale i leghisti tutti dovrebbero partecipare con lo stesso ardore di Alberto da Giussano, e invece no.
Se gli omicidi registrati nei primi sette mesi del 2017 sono stati 208 (rispetto ai 245 di un anno prima), i caduti sul lavoro nello stesso periodo sono stati 591 (rispetto ai 562 dello scorso anno).
I dati sulle presenze nei centri di accoglienza sono spariti da quattro mesi: si tratta di dati fondamentali per la trasparenza di tutto il sistema
Matteo Renzi, segretario del Partito Democratico, benedice la dottrina Minniti. «Tutto subito non si può fare», dice, e allora cominciamo dal condannare i migranti
Il picco degli ingressi di cittadini non comunitari non si è verificato negli ultimi mesi, ma nel 2010, quando al governo c’era la destra di Berlusconi e della Lega. Complici, diremmo ora, dell’invasione e della sostituzione etnica a danno degli italiani. Sì, ciao.
«Migliora il clima sulla questione migratoria», dice Renzi. E l’abbiamo visto come è migliorato con gli sgomberi in piazza Indipendenza a Roma.
Mentre a Parigi si discutono piani straordinari per militarizzare frontiere e rotte migratorie, c’è chi si adopera per costruire un modello differente, in cui le persone non vengono bloccate ma aiutate, in cui non sono passatori, trafficanti e milizie a gestire i flussi ma le istituzioni e il terzo settore assieme.