“L’autonomia differenziata richiesta da Veneto, Lombardia e, anche se in modo più blando, dall’Emilia-Romagna, fagociterà l’autonomia scolastica. Ed è grave che il ministro Bussetti finga di non capirlo. È vero che il governo sta discutendo a porte chiuse con i presidenti di Regione, come se fosse un fatto privato e non un enorme cambiamento nazionale in cui coinvolgere l’opinione pubblica, ma è altrettanto vero che il ministro dell’Istruzione dovrebbe essere informato. Ed è facile prevedere che le Regioni eserciteranno un controllo sull’offerta formativa: verrà meno così la libertà di insegnamento”. Lo dichiarano la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, ed Eulalia Grillo, responsabile della campagna ‘Alla base la Scuola’, rilanciando la presenza di Possibile in piazza domani alla manifestazione dei sindacati, Cgil, Cisl e Uil organizzata a Roma.
“Il ministro Bussetti — aggiungono Brignone e Grillo — sta per autorizzare la più grande scelleratezza mai compiuta sulla scuola pubblica. Un colpo mortale: con una scuola per ricchi e una per poveri. E se dice il contrario sorge il sospetto che non abbia letto le carte o, peggio, voglia tenere nascoste le conseguenze. Se le Regioni, come hanno richiesto, otterranno l’autonomia differenziata della scuola, la formazione del cittadino del Nord sarà più qualificata di quella del cittadino del Sud. Su tutto: dall’insegnamento alla sicurezza degli edifici, senza dimenticare la possibilità del tempo pieno”.