Dopo giorni e giorni dibattiti i cui protagonisti stessi dicono di temere che non li capisca più nessuno, facciamo loro un invito a scampare quel pericolo, e a venire venerdì, sabato e domenica a Roma a discutere alla Costituente delle idee che stiamo organizzando. Discutere di cose da fare, di progetti, di cose che riguardano tutti gli italiani e che in quanto tali gli italiani, appunto, possono capire un po’ di più: ovvero, chiamandole col loro nome, le questioni del lavoro, le tasse, la salute, la democrazia, l’ambiente, i diritti. Cose che si capiscono: le cose sulle quali bisognerebbe mettersi al lavoro per costruire, come diciamo da tempo, un progetto di governo.
Alex Langer proponeva il «solve et coagula», sciogli e coagula. Mentre altri si preoccupano del «solve», noi pensiamo al «coagula», intorno a un progetto comune. Qualcosa di diverso dal solito, insomma: unirsi, raccogliersi e ritrovarsi intorno a un progetto. Senza nostalgie, se non quella per il futuro.
Ci rivolgiamo a tutte le forme della politica orgogliose e consapevoli che da sinistra guardano alla società italiana.
Mettiamo a disposizione uno spazio aperto, laico, alla pari.
L’ingresso è libero, siete i benvenuti, con un’unica avvertenza: prima di entrare, dovete liberarvi delle maschere (se ne indossate una), portarvi dosi minime di politicismi, riporre i comizi in una confezione trasparente (e sotto vuoto) e ricordarvi di non dimenticare a casa le proposte concrete di cui tutti abbiamo bisogno per affrontare problemi complessi.
Sarà un planetario, in cui si potranno ammirare le «non vedute parti del cielo», le questioni lasciate ai margini, le soluzione inedite che potrebbero farci uscire dai guai: con un punto di vista planetario, appunto, e non certo minoritario. Si parte dalla fine del mondo, dal diluvio universale dei cambiamenti climatici, dalle migrazioni e dal mondo che si trasforma, dalla democrazia che nel frattempo si è perduta.
Di idee e proposte ne abbiamo già, altre ne stiamo raccogliendo, altre ancora matureranno nel percorso che dalla Costituente prenderà il via: per noi è fondamentale che si traducano in proposte di legge, accompagnate dai numeri, e che si coniughino immediatamente con la mobilitazione.
Possibile, come avevamo promesso, fa questo. E lo fa con tutti coloro che lo vorranno fare, senza alcuna presunzione, senz’altro riconoscimento di allargare la visuale.