Basta ipocrisia sulla #cannabislegale

Il servizio sulla #cannabislegale delle Iene di qualche giorno fa ha destato scandalo nella destra proibizionista, che lo ha commentato con la consueta carenza di ironia compensata da una traboccante ipocrisia.

Il ser­vi­zio sul­la #can­na­bi­sle­ga­le del­le Iene di qual­che gior­no fa ha desta­to scan­da­lo nel­la destra proi­bi­zio­ni­sta, che lo ha com­men­ta­to con la con­sue­ta caren­za di iro­nia com­pen­sa­ta da una tra­boc­can­te ipocrisia.

Un’ipocrisia a cui è ora di dire basta!

Io non mi sono mai fat­to una can­na in vita mia, non fumo e bevo con mol­ta mode­ra­zio­ne solo San­gio­ve­se e Cagni­na. Eppu­re non sono in Par­la­men­to a rap­pre­sen­ta­re me stes­so: sono qui per cer­ca­re di fare cose buo­ne e uti­li per il mio Paese.

IMG_8015

Tra que­ste com­bat­te­re le mafie e i loro traf­fi­ci. Lega­liz­za­re (non libe­ra­liz­za­re, cari male infor­ma­ti) la can­na­bis (e non tut­te le dro­ghe, tan­to meno quel­le pesan­ti) signi­fi­ca toglie­re gua­da­gni alla cri­mi­na­li­tà, ave­re più sicu­rez­za nel­le stra­de libe­ran­do­li da pusher e spac­cia­to­ri, con­trol­la­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za del pro­dot­to, evi­ta­re di cri­mi­na­liz­za­re tan­ti gio­va­ni che ne fan­no comun­que uso (e che, lega­le o no, con­ti­nue­ran­no a far­lo). Lo dice la Pro­cu­ra Nazio­na­le Anti­ma­fia. E sul­l’uso tera­peu­ti­co sono d’ac­cor­do non solo i medi­ci (ciò che dovreb­be basta­re), ma anche mol­ti ultra­cat­to­li­ci inte­gra­li­sti. E con le risor­se che lo Sta­to introi­te­reb­be, si potreb­be­ro fare serie poli­ti­che di pre­ven­zio­ne e ridu­zio­ne del dan­no, a tute­la del­la salu­te dei cit­ta­di­ni.

Lega­liz­za­re signi­fi­ca con­trol­la­re di più e meglio la sostan­za e la sua dif­fu­sio­ne, e rovi­na­re gli affa­ri alla mala­vi­ta. Solo gli ipo­cri­ti e i proi­bi­zio­ni­sti selet­ti­vi (per­ché non proi­bi­re anche alcool e siga­ret­te?) con­ti­nua­no ottu­sa­men­te ad oppor­si ad una con­sa­pe­vo­lez­za che nel­la socie­tà civi­le è già matu­ra­ta ma che il ceto poli­ti­co non sa o non vuo­le ascoltare.”

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.