L’esito del referendum sulla Brexit non è un campanello d’allarme, le campane ormai suonano da anni. Questo però non è più il tempo dei distinguo e di cercare ‘piani B’, e nemmeno bisogna abbandonarsi alla paura e allo sconforto. E’ il tempo di una grande mobilitazione politica che coinvolga direttamente i cittadini. Non può risolversi tutto nel summit tra i Governi, non è più sufficiente”. Lo dice in una nota il deputato di Possibile Pippo Civati.
“E’ compito di tutte le forze progressiste europee — continua -, a cominciare da Podemos impegnata in queste ore per le elezioni in Spagna, promuovere una politica diversa in Europa, anzi la ‘Politica’, perchè è questa che è mancata.
In questa fase l’Europa non ha una politica strategica sul Mediterraneo e sulle migrazioni, sulla povertà e sulle diseguaglianze, sono spariti i vari ‘piani’ e non si è data risposta alla vocazione principale dell’Unione, ovvero quella di garantire benessere e crescita sociale e culturale a tutti i suoi cittadini. Le forze progressiste europee — conclude — devono solo recuperare la loro identità e guidare i processi che i governi centrali conservatori e le banche hanno ampiamente dimostrato di utilizzare per fini propri”.