“Sul caso dell’omicidio di Maria Paola abbiamo assistito ad una vergognosa narrazione di una certa parte della stampa e dei media, anche televisivi, che hanno calpestato la dignità della vittima e del suo compagno Ciro”. Lo dichiara Beatrice Brignone, segretaria nazionale di Possibile.
“È inaccettabile — aggiunge Brignone — che nel 2020 non si sia in grado di fare informazione nel rispetto di un linguaggio inclusivo e di una narrazione rispettosa delle identità in transizione. Ciro è diventato vittima due volte, da un lato della violenza transfobica che ha determinato anche la morte di Maria Paola, dall’altro di un giornalismo che non conosce i fondamentali elementi di base per l’approccio alle questioni LGBTI. Per questo ci appelliamo all’Agcom affinché intervenga, spingendo i direttori delle testate giornalistiche e delle reti televisive una rettifica e le scuse per l’utilizzo improprio del linguaggio. Inoltre, chiediamo al servizio pubblico della Rai, nella persona del Presidente del CdA Marcello Foa, di impegnarsi nella promozione di corsi di formazione sui temi Lgbti e sul linguaggio inclusivo e rispettoso da realizzarsi insieme alle associazioni che da anni promuovono la cultura del rispetto”.