Il tour continua senza sosta, latitudini diverse ed entusiasmo invariato. Il calendario parla chiaro: è tempo di Calabria, la “terra che fa sorgere il bene” (dal greco Kalon-Brion). Il programma prevede un ritmo incredibile e un’immersione completa in quasi tutti gli angoli di questi 15 mila km quadrati di mare, monti, bellezza e contraddizioni. Mezzogiorno dell’ 8 novembre. Si comincia da Lamezia Terme, dove si è svolta una partecipata conferenza stampa presso l’Unione Regionale del PD.
“Puo’ vincere Cuperlo, Pittella, Renzi o Civati. L’importante, pero’, e’ che vinca perche’ ci sono degli elettori e non perche’ se li e’ portati da casa”, questa la risposta alla domanda circa il boom di tesseramenti.“Ci sono posti dove ci sono piu’ iscritti che elettori. Sulla vicenda del tesseramento mi dispiace sentire da parte di Matteo Renzi una sottovalutazione del problema e lo stesso Cuperlo che ha toni drammatici e che ha enfatizzato la situazione solo dopo che i congressi erano stati fatti”. I temi trattati sono tanti, ma il tempo è tiranno.
Ore 16 si vola a Castrovillari, all’ombra del Monte Pollino. Qui ad attenderlo ci sono Renzo Russo, segretario del Pd di Saracena, del comitato provinciale pro Civati, e i referenti regionali De Vuono e Petrolo. Civati fa il suo ingresso con una battuta sul PD Calabrese: “Qui in Calabria siete commissariati da sempre. C’è l’Unione europea che commissaria l’Italia e il Partito democratico commissaria la Calabria. Bisogna fare un bel congresso dalla provincia di Cosenza a Reggio Calabria, però che si faccia! Lo chiedevo da quando c’era Musi ma non è mai arrivato”. Parla di Sud l’aspirante Segretario, con tanta voglia di ascoltare e conoscere il territorio:“Nel mio programma parlo di Sud. Altri fanno più fatica. Vengo da un nord sequestrato per anni dai leghisti: hanno diviso il Paese. C’è bisogno di umiltà per comprendere le realtà territoriali ma anche di un PD con più coraggio”. Spazio al dibattito, occasione imperdibile per guardare la Calabria con gli occhi dei Calabresi.
Il tour continua incessante. Ore 18. Il profumo dello Ionio chiama, è tempo di lasciare il Pollino e raggiungere Corigliano Calabro. Incontro partecipatissimo. Sono intervenuti anche imprenditori e associazioni della zona. Civati è molto critico nei confronti dell’attuale gruppo dirigente, critica un PD sempre più lontano dai propri elettori, un PD che non consulta i propri sostenitori. Propone il suo documento congressuale e la sua nuova idea di Partito, il “Partito delle Possibilità”. Un’idea che ha al centro la parola “partecipazione”, come elemento imprescindibile per essere davvero un partito Democratico nei fatti e non solo nelle parole. Il primo giorno è volato. Ma c’è ancora tempo per visitare un altro angolo di Calabria. Ore 22 cena ad Acri con i compagni del partito locale.
Sabato 9 novembre, il giro di Calabria comincia la mattina. Alle ore 10e30 Civati visita il MOCI, Movimento per la cooperazione nazionale, a Cosenza. Qui si è intrattenuto con Associazioni che si occupano di solidarietà e accoglienza agli immigrati e associazioni che si occupano di Diritti civili. Ascoltare chi fa volontariato sul territorio è fondamentale per conoscere le disuguglianze in questa Regione e tendere verso soluzioni condivise.
Il tempo vola e il Teatro dell’Acquario di Cosenza già pullula di gente. Alle ore 12e3o Civati ha presentato ai Cosentini la sua idea di Partito e i suoi obiettivi per il futuro. Civati ha un’idea chiara rispetto alla collocazione nella società del PD. “Il PD deve coinvolgere tutti quei Movimenti che si battono per l’ambiente,per la diffusione dei diritti civili, deve essere al fianco del sindacato e con i lavoratori”. Parole di Sinistra, parole di speranza, sinonimi più che parole, in questo momento storico più che mai. Un partito di sinistra, prosegue Civati citando Delors, tiene fuori la scuola dai rigori dell’economia, e propone il reddito minimo, come in quasi tutti i Paesi europei. Civati fa una promessa:«Se vinco io avremo un gruppo dirigente interamente nuovo e tra essi non ci sarà nessuno dei 101 che hanno votato contro Prodi, dei quali qualcuno magari è anche calabrese». Il pubblico sorride. Ogni Regione ha il suo 101.
Si riparte. È tempo di Mar Tirreno.Ore 16e30 è previsto un incontro presso la sala consiliare di Vibo Valentia. 101 km separano Cosenza da Vibo Valentia, meglio attraversarli in fretta, dove c’è quel numero può succedere di tutto. “Rimuovere le disuguaglianze per accorciare le distanze: istruzione e lotta alla disoccupazione per lo sviluppo e la coesione sociale nel Mezzogiorno”, questo il titolo dell’incontro. Civati qui si è confrontato con studenti, docenti, dirigenti scolastici, lavoratori, imprenditori, esponenti sindacali e rappresentanti dell’ANPI. Il punto centrale della mozione Civati è l’Uguaglianza e il riferimento alla rimozione degli ostacoli del co.2 dell’art.3 della nostra Costituzione. “La parola chiave non è Equità, la parola chiave è Uguaglianza” ripete spesso l’aspirante Segretario. Il confronto diretto con la società, con il mondo della scuola e con i sindacati, è un modo per vederle da vicino queste contraddizioni e trovare insieme una medicina alla disuguaglianza, morbo che affanna l’Italia da tempo. Vedi il servizio del TGR Calabria.
Il tour si chiude a Polistena, in provincia di Reggio Calabria, in un affollatissimo Circolo PD. Perchè alla fine i Circoli sono il principio e la fine di questo Partito. Sono il luogo da cui bisogna ripartire per rifondare questo progetto mai nato che si chiama Partito Democratico.
Calabria significa “terra che fa sorgere il bene” dicevamo. Dove c’è confronto con le realtà territoriali il bene sorge sempre. Il Partito delle Possibilità è stato raccontato anche qui.
Si può ripartire verso un altro frammento d’Italia. La strada è ancora lunghissima. Le cose belle si costruiscono lentamente.