Cambia il paese partendo dal Parlamento: Giuseppe Guerini

25-cartolina-civoti-guerini-vertBep­pe Gue­ri­ni, ber­ga­ma­sco e clas­se 1976, iscrit­to alla Sini­stra gio­va­ni­le nel 1995 “ma non c’era nien­te di ope­ra­ti­vo, era solo mili­tan­za”. La pri­ma espe­rien­za di poli­ti­ca atti­va è sta­ta quan­do ha inse­gna­to l’italiano ai ragaz­zi stra­nie­ri nel­la sede dei DS visto che il comu­ne non orga­niz­za­va i cor­si, “que­sta espe­rien­za è sta­ta una spin­ta a impe­gnar­mi in poli­ti­ca per­ché ho capi­to che biso­gna dare rispo­ste ai biso­gni del­la gen­te”. L’e­spe­rien­za non segna solo la stra­da poli­ti­ca di Bep­pe ma anche quel­la pro­fes­sio­na­le. Dopo la lau­rea in giu­ri­spru­den­za deci­de di occu­par­si di con­su­len­za sull’immigrazione.

Per cin­que anni è sta­to con­si­glie­re comu­na­le di mag­gio­ran­za a Roma­no di Lom­bar­dia, poi tre anni in mino­ran­za “poi mi sono rot­ta­ma­to e ho lascia­to spa­zio ad altri”. Lo scon­tro tra Ren­zi e Ber­sa­ni alle scor­se pri­ma­rie por­ta Bep­pe a pren­de­re una deci­sio­ne impor­tan­te per “garan­ti­re l’esistenza di un PD di sini­stra e rifor­mi­sta”: la can­di­da­tu­ra alle par­la­men­ta­rie. Tra i can­di­da­ti era il più gio­va­ne del suo col­le­gio e per que­sto moti­vo e per come è nata la can­di­da­tu­ra la stam­pa loca­le lo defi­ni­sce una mina vagan­te. Con­du­ce una cam­pa­gna elet­to­ra­le sen­za pro­cla­mi e pro­mes­se mira­co­li­sti­che ma par­lan­do di valo­ri di sini­stra e assu­men­do­si la respon­sa­bi­li­tà del cam­bia­men­to. Vin­ce le par­la­men­ta­rie e vie­ne elet­to alla Came­ra dei Deputati.

In que­sti gior­ni si è par­la­to tan­to di lui per­ché è uno dei cin­que sta­ko­ni­vi­sti del par­la­men­to, pre­sen­te in tut­te le vota­zio­ni (2181) “è vero, sono sta­to sem­pre pre­sen­te, ma la pros­si­ma vota­zio­ne vor­rei che fos­se sul­la nuo­va leg­ge elet­to­ra­le. C’è anche un’altra bat­ta­glia a cui ten­go mol­to e che vor­rei ini­zias­se già a Gen­na­io dopo la leg­ge sul­la sta­bi­li­tà, quel­la sul­lo Ius Soli e di con­se­guen­za il dirit­to di immi­gra­zio­ne e la rivi­si­ta­zio­ne del­la Bos­si-Fini. Sareb­be un pas­so avan­ti per tut­to il Pae­se e non solo per chi la pro­po­ne”.

25-cartolina-civoti-gueriniLa scel­ta di soste­ne­re Civa­ti “quan­do sto nel grup­po dei par­la­men­ta­ri che sosten­go­no Pip­po mi sen­to a mio agio, ho la liber­tà di espri­me­re ciò che riten­go più giu­sto sen­za con­di­zio­na­men­ti, rie­sco a con­fron­tar­mi con i col­le­ghi con sere­ni­tà e Pip­po non pren­de mai deci­sio­ni soli­ta­rie. È sicu­ra­men­te la miglior mozio­ne, dirit­ti, lavo­ro, ugua­glian­za, tute­la del ter­ri­to­rio: sono pro­po­ste rifor­mi­ste che van­no con­tro­cor­ren­te rispet­to all’accettazione pas­si­va del neo­li­be­ri­smo che ormai sem­bra una malat­tia a cui noi tut­ti dob­bia­mo ras­se­gnar­ci. Pip­po tra i tre è quel­lo che incar­na meglio i valo­ri di sini­stra. Di Ren­zi non con­di­vi­do ciò che dice e lascia inten­de­re su deter­mi­na­te tema­ti­che che io riten­go fon­da­men­ta­li per la sini­stra, Cuper­lo è la con­ti­nui­tà del­la vec­chia diri­gen­za che va supe­ra­ta e pen­so che Civa­ti sia l’uomo che pos­sa garan­ti­re que­sta discon­ti­nui­tà”.

#Civo­ti 25: Giu­sep­pe Guerini

 

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