“Il prossimo anno, al livello internazionale, si attende una svolta dell’Onu sulla classificazione della cannabis: l’Organizzazione mondiale della Sanità ha raccomandato la cancellazione dalla tabella delle droghe pericolose, evidenziandone le qualità terapeutiche e le Nazioni Unite stanno valutando se recepire questa annotazione. Insomma, sul piano globale c’è un’ampia discussione, con la tendenza ad accettare i cambiamenti in atto. In Italia, invece, il dibattito è fuori dalla storia con questo governo pronto a intervenire, in senso proibizionista, addirittura sui piccoli passi in avanti fatti nella scorsa legislatura. Riproponendo così modelli fallimentari”. Lo dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, commentando la fine del summit di Vienna della Commission on Narcotic Drugs (CND) delle Nazioni Unite.
“Di fronte alle evidenze scientifiche — aggiunge Civati — il governo, con l’agenda dettata sul tema dall’asse Salvini-Fontana, ha scelto un arroccamento imbarazzante. Ancora di più per il Movimento 5 Stelle che, con un sussulto di dignità, dovrebbe spiegare al ministro dell’Interno che il mondo civile sta recependo quanto riportato degli studi. Perché le guerre, stile Ronald Reagan annunciate dalla Lega nelle scorse settimane, sono state un disastro”.