Castituzione

La campagna per il Sì gioca su improbabili collage con improbabili personaggi. Ma dov'è Berlusconi? E perché non c'è Bersani? Dove è finito Walter Tocci? E' più facile prendersela con Dini e le sue legioni.

Bru­net­ta
D’Alema
De Mita
Dini
Grillo
Monti
Zagrebelsky

Han­no tol­to Rodo­tà e Civa­ti, rispet­to alla pre­ce­den­te cartolina.

Per­ché non c’è Berlusconi?

E per­ché non ci sono i gio­va­ni ‘lea­der’ del­la poli­ti­ca ita­lia­na che vota­no no?

whatsapp-image-2016-11-21-at-17-42-31

Ana­liz­zia­mo il capo­la­vo­ro. A par­te Gril­lo, che è capo del par­ti­to prin­ci­pa­le in Ita­lia insie­me al Pd, e Bru­net­ta (come se Alfa­no Loren­zin Lupi Ver­di­ni e un bot­to di ber­lu­sco­nia­ni non votas­se­ro sì), gli altri sono espo­nen­ti del cen­tro­si­ni­stra e in ogni caso del­la mag­gio­ran­za che sostie­ne il gover­no. A comin­cia­re da Mon­ti, che ini­zial­men­te ha vota­to sì, e che quan­do era pre­mier gode­va del­l’ap­prez­za­men­to di Ren­zi, che ne con­di­vi­de­va l’agenda.

De Mita appar­te­ne­va allo stes­so par­ti­to a cui ade­ri­va Ren­zi. E pur essen­do sin­da­co (qua­si novan­ten­ne) è fuo­ri da ogni equi­li­brio poli­ti­co attua­le da anni. Dini più o meno lo stes­so: non fos­se per la pro­pa­gan­da di Ren­zi, mol­ti avreb­be­ro fat­to fati­ca a ricor­dar­si di lui. Per­so­nal­men­te era­no anni che non lo sen­ti­vo cita­to, ora cam­peg­gia su tut­te le pagi­ne social dei soste­ni­to­ri del sì.

Per­ché non c’è Ber­sa­ni, che sie­de in Par­la­men­to? Per­ché non c’è Toc­ci? Per­ché non ci sono altri che fan­no poli­ti­ca oggi, non negli anni Ottanta?

E per­ché non ci sono altri lea­der come Ber­lu­sco­ni o il capo del­la Lega? Per­ché quel­li i voti ce li han­no. Meglio pren­der­se­la con Dini e con le sue legioni.

Per­ché, quin­di? Per­ché è un truc­co. Pes­si­mo. A cui si può rispon­de­re come ha fat­to il Fat­to oggi, ren­den­do pan per focaccia.

WhatsApp Image 2016 11 22 at 14.40.25

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a