Lavoro

In marcia contro il caporalato

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1491557856687{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Si chia­ma capo­ra­la­to ma c’è den­tro un bel maz­zo di que­stio­ni che ci stan­no ter­ri­bil­men­te a cuo­re: c’è il lavo­ro svi­li­to che con­si­de­ra le per­so­ne un tan­to al chi­lo, c’è la cri­mi­na­li­tà che si orga­niz­za tra i buchi dei man­ca­ti con­trol­li, c’è l’immi­gra­zio­ne che diven­ta mano­va­lan­za a dispo­si­zio­ne del­le mafie e c’è …

In mar­cia con­tro il capo­ra­la­to Leg­gi altro »

Rimborsi parlamentari: quando il silenzio delle istituzioni genera mostri

Par­tia­mo da una pre­mes­sa: esse­re elet­to mem­bro del Par­la­men­to, depu­ta­to o sena­to­re, è un pri­vi­le­gio e un impe­gno solen­ne nei con­fron­ti dei pro­pri elet­to­ri e di tut­ti i cit­ta­di­ni del Pae­se che si rap­pre­sen­ta. Va rico­no­sciu­to, ed è essen­zia­le far­lo, come mol­tis­si­mi degli elet­ti svol­ga­no il pro­prio com­pi­to con scru­po­lo e respon­sa­bi­li­tà. Il pro­ble­ma però …

Rim­bor­si par­la­men­ta­ri: quan­do il silen­zio del­le isti­tu­zio­ni gene­ra mostri Leg­gi altro »

Oltre i cori di giubilo, i dati Istat sull’occupazione

Pun­tua­li ad ogni pub­bli­ca­zio­ne dei dati Istat sui tas­si di occu­pa­zio­ne arri­va­no i com­men­ti di giu­bi­lo sui mira­co­lo­si effet­ti del Jobs Act. #Istat Cala la disoc­cu­pa­zio­ne, anche tra i gio­va­ni. L’im­pe­gno per le rifor­me ottie­ne risul­ta­ti. E con­ti­nua — Pao­lo Gen­ti­lo­ni (@PaoloGentiloni) April 3, 2017 Come al soli­to, ci rivol­gia­mo ai nume­ri. Quel­li spo­gli del­le serie storiche, …

Oltre i cori di giu­bi­lo, i dati Istat sull’occupazione Leg­gi altro »

Cosa può fare un sindaco per favorire la creazione di posti di lavoro nella sua città? — Alcune esperienze negli USA e in Europa

Cosa può fare un sin­da­co per favo­ri­re la crea­zio­ne di posti di lavo­ro nel­la sua cit­tà? Può guar­da­re alle espe­rien­ze di altre cit­tà e pro­va­re a repli­ca­re i model­li miglio­ri. Vedia­mo­ne alcu­ne ame­ri­ca­ne (i più inte­res­san­ti stu­di sul tema sono sta­ti fat­ti su cit­tà ame­ri­ca­ne) e una euro­pea. Seat­tle — Fine degli anni Set­tan­ta (1979 …

Cosa può fare un sin­da­co per favo­ri­re la crea­zio­ne di posti di lavo­ro nel­la sua cit­tà? — Alcu­ne espe­rien­ze negli USA e in Euro­pa Leg­gi altro »

Con passione, cordialmente: perché non possiamo continuare a penalizzare i professionisti della cultura

Ma dav­ve­ro per pub­bli­ciz­za­re un’i­ni­zia­ti­va bel­la e impor­tan­te come quel­la che il FAI orga­niz­za da decen­ni è neces­sa­rio abbas­sar­si a crea­re con­trap­po­si­zio­ni inu­ti­li e dan­no­se, anzi, inu­ti­li in quan­to dan­no­se? Ma dav­ve­ro è neces­sa­rio met­te­re l’uno con­tro l’altro i volon­ta­ri e i pro­fes­sio­ni­sti dei beni cul­tu­ra­li, a disca­pi­to del ruo­lo di entram­bi (ma ovvia­men­te soprat­tut­to di quel­lo dei lavo­ra­to­ri, che han­no, in que­sto caso, di più da perdere)?

Il governo Renzi e i voucher

Colo­ro che han­no defi­ni­ti­va­men­te sman­tel­la­to l’oc­ca­sio­na­li­tà del ricor­so ai vou­cher e che nul­la han­no fat­to di fron­te all’e­splo­sio­ne del loro uso (e abu­so), colo­ro che han­no sem­pre dife­so i vou­cher, ora nega­no qual­sia­si responsabilità.

Lavoro autonomo, Civati-Maestri: «Respinto nostro odg per estendere le tutele ai collaboratori parlamentari»

Ave­va­mo pre­sen­ta­to un ordi­ne del gior­no alla pro­po­sta di leg­ge sul lavo­ro auto­no­mo in discus­sio­ne alla Came­ra che riguar­da­va le tute­le da esten­de­re ai col­la­bo­ra­to­ri par­la­men­ta­ri. Un Gover­no come que­sto che dice di ave­re tra le sue prio­ri­tà l’emersione del lavo­ro nero, o sot­to­pa­ga­to, avreb­be dovu­to coglie­re la pal­la al bal­zo e, acco­glien­do­lo, rimar­ca­re l‘urgenza di dar segui­to a un ordi­ne del gior­no appro­va­to nell’agosto 2015 che sot­to­li­nea­va la man­ca­ta rego­la­men­ta­zio­ne, in par­ti­co­la­re sot­to un pro­fi­lo qua­li­ta­ti­vo, del­la figu­ra pro­fes­sio­na­le del col­la­bo­ra­to­re par­la­men­ta­re e le distor­sio­ni e le irre­go­la­ri­tà di cui è ogget­to, rile­va­te anche dal rap­por­to 2014 del­l’I­sti­tu­to di ricer­che sul­la pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne (IRPA).

Le odiose disparità di trattamento a danno dei Vigili del fuoco

Un eli­cot­te­ri­sta dei VVFF, pro­fes­sio­ni­sta alta­men­te spe­cia­liz­za­to, pren­de 900 euro in meno di un eli­cot­te­ri­sta del­la fore­sta­le, assor­bi­ta dai cara­bi­nie­ri: si trat­ta di una macro­sco­pi­ca e odio­sa dispa­ri­tà di trat­ta­men­to. Abbia­mo pre­sen­ta­to diver­se inter­ro­ga­zio­ni per sol­le­ci­ta­re il Gover­no ad ope­ra­re un inter­ven­to riso­lu­ti­vo e serio. L’oc­ca­sio­ne per agi­re con­cre­ta­men­te ora è data dai decre­ti attua­ti­vi del­la leg­ge Madia sul rior­di­no del­le carriere.

ILVA: la strategia del governo si fonda su basi del tutto incerte

La pro­ce­du­ra è sospe­sa fino al 31 mar­zo pros­si­mo, la secon­da sospen­sio­ne dopo la pri­ma di novem­bre 2016, nono­stan­te l’accordo rag­giun­to tra le Pro­cu­re di Mila­no, di Taran­to e la fami­glia Riva a dicem­bre scor­so. E’ sta­ta, a quan­to pare, la stes­sa fami­glia Riva ad aver chie­sto nuo­va­men­te la sospen­sio­ne dell’accordo. A que­sto pun­to, alme­no per il momen­to, sal­ta tut­to il pro­gram­ma sul qua­le il Gover­no ave­va costrui­to l’iter di pri­va­tiz­za­zio­ne, di mes­sa a nor­ma e quant’altro riguar­dan­te lo sta­bi­li­men­to di Taran­to. Appa­re chia­ro, quin­di, che il Gover­no ha costrui­to una stra­te­gia su un assun­to asso­lu­ta­men­te incerto.