Quando ho raccontato questa storia la prima volta mi hanno chiesto come un pescivendolo, un pubblicitario e un cuoco di Polignano a Mare, provincia di Bari, Puglia, possano essere l’esempio di ciò che ci serve per innovare il sistema produttivo italiano.
Ad Ottobre il numero di lavoratori a tempo determinato ha raggiunto la quota record di 2,824 milioni: dall’inizio del 2017 le variazioni mensili sono soltanto positive, segno di continui provvisori apporti manodopera ad un sistema produttivo che cresce ma stenta ancora e non contente visibilità su investimenti e consolidamento della base occupazionale. La tendenza è …
Record dei lavoratori precari, il vano tentativo del governo Leggi altro »
Dobbiamo far iniziare il Paese a parlare di innovazione. Ma non in termini di tifo da stadio. Eliminando dalla conversazione i semplici entusiasti dell’innovazione.
Come imprenditori, nei garage come nei consigli di amministrazione, abbiamo il dovere di interrogarci sul senso del lavoro povero.
In vista delle assemblee territoriali di questo weekend, Possibile ha preparato alcuni documenti che vogliamo condividere con tutti. Si tratta di due ordini del giorno, che impegnano i soggetti promotori l’assemblea del 3 dicembre ad attivarsi per stabilire un metodo democratico di scelta delle candidature, e per dare vita a una grande indagine diffusa sul mondo del …
Per una nuova proposta nella democrazia, nell’uguaglianza, nel lavoro Leggi altro »
Una battaglia difficilissima: molto più difficile che far la morale sui costumi degli italiani. Ma molto più sostanziale.
La situazione di grave precarietà nella quale versano innumerevoli lavoratori di Poste Italiane, s.p.a. partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze che, tramite Cassa depositi e prestiti, detiene il 60 per cento del capitale sociale dell’azienda.
Si apre uno spiraglio per la Melegatti, dopo che nelle scorse settimane la crisi aziendale aveva raggiunto il suo apice, con il rischio serissimo di non vedere il Pandoro Melegatti sulle nostre tavole e, quindi, di vedere tanti lavoratori (oltre 250, che già non percepiscono lo stipendio da mesi) a casa.
750 lavoratori della FCA di Piedimonte San Germano vedono in queste ore scadere il proprio contratto a tempo determinato. Il livello di incertezza è tale che questi lavoratori, in questi minuti, non sanno ancora come dovranno comportarsi domani mattina
Una costruzione lasciata a metà. Un’autostrada che termina nel vuoto. Questo ricorda l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). Un altro simbolo dell’italico contorsionismo burocratico.
