Migrazioni

Serra(cchiani)

Le sba­glia­te e peri­co­lo­se paro­le del­la Ser­rac­chia­ni e la dife­sa mini­miz­zan­te e per­do­ni­sta di Ser­ra spo­sa­no la stes­sa mala­ta teo­ria: i migran­ti (nel­lo spe­ci­fi­co i richie­den­ti asi­lo) non sono con­si­de­ra­ti un ele­men­to ormai strut­tu­ra­le di una socie­tà da decen­ni mul­ti­cul­tu­ra­le e mul­tiet­ni­ca ma un ele­men­to “ester­no ed estra­neo” che venen­do appun­to “da fuo­ri” (secon­de e …

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La dottrina Minniti, parola per parola

Ci tro­via­mo di fron­te a un dise­gno pre­ci­so, a una rot­ta trac­cia­ta, che asso­cia migra­zio­ni e sicu­rez­za, come nel nostro pae­se ha sem­pre fat­to la destra. Una asso­cia­zio­ne cui l’al­lo­ra cen­tro­si­ni­stra rispon­de­va in manie­ra fer­ma, par­lan­do di inclu­sio­ne socia­le, di gestio­ne dei pro­ces­si, di supre­ma­zia del dirit­to e dei diritti

Riscrivere Dublino

Un siste­ma che non tro­vi la sua chiu­su­ra nel cri­te­rio ingiu­sto del pri­mo Pae­se d’ac­ces­so, che lascia le mag­gio­ri respon­sa­bi­li­tà agli Sta­ti ai con­fi­ni del­l’UE, ben­sì in un mec­ca­ni­smo cen­tra­liz­za­to, per­ma­nen­te ed equo di con­di­vi­sio­ne del­le respon­sa­bi­li­tà a livel­lo europeo.