L’inferno libico sotto i nostri occhi
Diciassette pagine nelle quali si ribadisce che nei centri di detenzione libici le persone vengono trattenute arbitrariamente e violentate, stuprate, vendute, uccise. I colpevoli sarebbero indistintamente «funzionari statali, membri di gruppi armati, contrabbandieri, trafficanti e membri di bande criminali».