È davvero necessario incrementare la spesa militare quando i 26,5 miliardi di euro annui stanziati per il bilancio della difesa già ci collocano all’undicesima posizione mondiale? A fronte di un sistema sanitario nazionale sottofinanziato, una spesa sociale in calo costante, la più bassa percentuale di spesa pubblica destinata all’istruzione in Europa e l’indifferibile riconversione ecologica dei sistemi produttivi, ci sembra che le priorità di spesa debbano essere altre e che gli stessi concetti di sicurezza e interesse nazionale debbano essere intesi anche, se non principalmente, nelle loro dimensioni non militari.