Quaderni

Per una pace duratura, o meglio, “perpetua”

Abbia­mo il dove­re mora­le di con­tra­sta­re Putin e Trump e di con­ti­nua­re a met­te­re pres­sio­ne ai lea­der euro­pei per rag­giun­ge­re un accor­do in gra­do di sta­bi­li­re una pace dura­tu­ra. In que­sto con­te­sto è fon­da­men­ta­le apri­re spa­zi di media­zio­ne e ini­zia­re a ridur­re il livel­lo di vio­len­za, nell’attesa di rag­giun­ge­re una solu­zio­ne diplo­ma­ti­ca ade­gua­ta, che veda attor­no al tavo­lo dei nego­zia­ti anche l’Ucraina.

Per­ché la solu­zio­ne si tra­du­ca in una pace dura­tu­ra, o meglio “per­pe­tua”, occor­re ritro­va­re lo slan­cio fede­ra­le degli auto­ri del Mani­fe­sto di Ven­to­te­ne per un’Europa libe­ra e unita.

No, Lollobrigida, l’alcol non “fa bene”. E non fa bene nemmeno la disinformazione.

Il mini­stro del­l’A­gri­col­tu­ra Fran­ce­sco Lol­lo­bri­gi­da, cri­ti­can­do la pro­po­sta del­la Com­mis­sio­ne Euro­pea di intro­dur­re avver­ten­ze sani­ta­rie sul­le eti­chet­te del­le bevan­de alco­li­che, ha oggi pro­nun­cia­to paro­le secon­do noi gra­vis­si­me e, come sem­pre in que­sti casi, pri­ve di fon­da­men­to scientifico. 

Solidarietà a David Yambio: il governo su Patreon ha ancora troppo da chiarire

Con­ti­nuia­mo a chie­de­re che il gover­no fac­cia chia­rez­za su entram­bi gli scan­da­li: la resti­tu­zio­ne di Alma­sri e il caso di spio­nag­gio. Il corag­gio di Yam­bio nel rac­con­ta­re la sua sto­ria ci impo­ne di non resta­re in silen­zio. La sua lot­ta per la giu­sti­zia meri­ta tut­to il nostro soste­gno e la nostra attenzione.

Ex discarica di Borgo Montello a Latina: le domande da porsi

Che fine ha fat­to la testi­mo­nian­za di Car­mi­ne Schia­vo­ne in meri­to la pre­sen­za di fusti alta­men­te noci­vi nel sito di Bor­go Mon­tel­lo? Quan­do e chi si pren­de­rà l’o­ne­re di boni­fi­ca­re il sito? In che modo la popo­la­zio­ne loca­le rice­ve­rà sacro­san­to risar­ci­men­to per i dan­ni per­ce­pi­ti in ter­mi­ni di salute?

Non si può morire di freddo mentre si è in fila per i documenti

Nel­la not­te del 28 gen­na­io, è mor­to di fred­do un richie­den­te asi­lo in fila davan­ti all’Ufficio Stra­nie­ri in via Pati­ni, a Roma.
L’uomo era in fila dal­le 22.00 del gior­no pri­ma, ma secon­do i testi­mo­ni già alle 4.00 non era più in vita.
La mor­te dell’anziano è il tra­gi­co epi­lo­go di una situa­zio­ne inde­gna di un pae­se che si vuo­le con­si­de­ra­re civile.