Università

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.

Sicurezza e manutenzioni edifici scolastici: tra il dire e il fare

Dopo le imma­gi­ni scon­vol­gen­ti del crol­lo dell’aula magna dell’Università di Caglia­ri del 18 otto­bre, il 21 otto­bre il crol­lo di un con­tro­sof­fit­to negli uffi­ci Era­smus, anco­ra a Caglia­ri, anco­ra loca­li dell’Università.
Tra­ge­die, inci­den­ti sfio­ra­ti, gli enne­si­mi. Le enne­si­me inchie­ste del­la pro­cu­ra, gli accer­ta­men­ti tec­ni­ci e le inda­gi­ni sul­le cau­se e sul­le respon­sa­bi­li­tà, come pri­ma e dopo il Pon­te Moran­di, per for­tu­na sta­vol­ta sen­za vit­ti­me, ma sem­pre gli stes­si già sen­ti­ti ‘refrain’.
Pos­sia­mo dire basta? Pos­sia­mo anda­re al pun­to noda­le del­la que­stio­ne e al ‘dire’ pro­via­mo a con­net­te­re il ‘fare’?

Voto a distanza in Italia: potrebbe essere finalmente la volta buona?

Per noi c’è biso­gno di ini­zia­re a lavo­ra­re già da ora a modi di par­te­ci­pa­zio­ne a distan­za, come ne esi­sto­no in deci­ne di altri pae­si, per non per­de­re quei pochi rima­su­gli di fidu­cia nei con­fron­ti di figu­re sem­pre più distac­ca­te dal­la rap­pre­sen­tan­za dei ter­ri­to­ri e del­le per­so­ne. Anzi, può diven­ta­re un’occasione per rilan­cia­re una par­te­ci­pa­zio­ne anche mag­gio­re alla vita poli­ti­ca, da par­te di colo­ro che negli anni sono rima­sti taglia­ti fuo­ri dal­le ele­zio­ni a cau­sa di leg­gi pen­sa­te per ridur­re la par­te­ci­pa­zio­ne, anzi­ché inco­rag­giar­la, por­tan­do a for­ze poli­ti­che sem­pre più distan­ti dal­la società.

Intelligenza artificiale: serve una pianificazione seria, non uno spot

Il Mini­stro dell’Istruzione, Uni­ver­si­tà e Ricer­ca Bus­set­ti ha dichia­ra­to sta­mat­ti­na che l’Italia deve pun­ta­re sull’Intel­li­gen­za Arti­fi­cia­le (IA), un “tema del qua­le fino­ra si è par­la­to trop­po poco”. Per que­sto il MIUR ha isti­tui­to un comi­ta­to pres­so la pre­si­den­za il Con­si­glio Nazio­na­le del­le Ricer­che (CNR) e ha pre­vi­sto uno stan­zia­men­to di 4 milio­ni di euro per …

Intel­li­gen­za arti­fi­cia­le: ser­ve una pia­ni­fi­ca­zio­ne seria, non uno spot Leg­gi altro »