Con entusiasmo, passione e voglia di portare un vero cambiamento nel nostro partito stiamo affrontando anche in giro per l’Europa le convenzioni per il congresso nazionale nei circoli. I risultati qua da noi parlano chiaro: Civati 26%, Cuperlo 30.5%, Renzi 30.5%, Pittella 13%. La partita nella circoscrizione europea è aperta nonostante una miriade di piccoli circoli dei quali è persino difficile, a volte, conoscere la data delle riunioni: ma nelle città più grandi Civati vince, e vince nettamente.
A Parigi abbiamo vinto con il 64%, a Londra con il 66%, a Stoccolma con il 63%, a Lugano con il 47%. Ma abbiamo ottenuto ottimi risultati anche a Ginevra (35%), a Zurigo (27%) in Olanda (20%), nel Circolo PD Lussemburgo (22%). E i primi dati che arrivano dal Nord America sono altrettanto belli: abbiamo vinto a Washington, negli USA, col 46%.
Vivere lontani dall’Italia ci permette di vedere le cose da una diversa prospettiva: siamo liberi di appassionarci alla politica e a questo congresso senza doverci sorbire i servizi del Tg1, lo stillicidio di inutili dichiarazioni quotidiane, le polemiche sul nulla. Liberi di discutere di contenuti, della proposta politica della nostra mozione, di dimostrare che è l’unica in grado di rappresentare un’alternativa a come si sono fatte le cose nel PD fino ad oggi: tardi e male. Liberi di convincere centinaia di persone a prendere la tessera e fare un pezzo di strada con noi senza doverci preoccupare dei potentati locali, di equilibri incomprensibili alle persone normali, delle logiche di corrente che stanno uccidendo il PD.
Detestiamo la retorica della “fuga dei cervelli” e non crediamo di appartenere ad alcuna avanguardia, di nessun tipo. Ma siamo felici di poter dimostrare che dove conta solo la forza delle idee, vinciamo noi. Perché le cose cambiano, cambiandole: e il cambiamento, in Europa, è già arrivato.