Si è appena conclusa un’intensa settimana di plenaria a Strasburgo. Tra oggi e ieri si sono svolte diverse votazioni molto importanti.
Ieri si è votato sulla risoluzione, sottoscritta da me ed una novantina di altri colleghi, che proponeva di rivolgere alla Corte di Giustizia una richiesta di parere di conformità del Trattato CETA con i Trattati europei, in particolare per quanto concerne il meccanismo di arbitrato ICS. Purtroppo la nostra richiesta è stata respinta.
Oggi abbiamo votato un’importante risoluzione sulle relazioni UE-TURCHIA, in cui il Parlamento prende una posizione forte: considerati gli sviluppi che hanno fatto seguito al tentato golpe di luglio, la grave situazione dei diritti fondamentali e dello stato di diritto, le misure repressive del tutto sproporzionate messe in atto, i numerosi arresti e le detenzioni di giornalisti, giudici e membri dell’opposizione senza nemmeno la formulazione di accuse, il Parlamento europeo chiede di congelare i negoziati per l’adesione.
E dichiara di essere disponibile a rivedere questa posizione solo in caso di un passo indietro sulle misure assolutamente sproporzionate messe in atto in virtù dello stato di emergenza.
Abbiamo anche votato una risoluzione sulla SIRIA, più completa di quella di ottobre, in cui condanniamo ogni attacco ai civili e alle infrastrutture civili, denunciamo che da luglio gli aiuti umanitari non riescono a raggiungere le zone di Aleppo sotto assedio e che due terzi dei siriani nella regione non hanno nemmeno accesso all’acqua, e denunciamo le gravi violazioni di diritti umani da tutte le parti in conflitto, e la commissione di crimini di guerra che devono vedere puniti i responsabili. Nella risoluzione votata oggi chiediamo con forza, e a fronte di una situazione che va deteriorandosi, lo stop totale ai bombardamenti e l’immediata cessazione delle ostilità, oltre a corridoi umanitari che garantiscano pieno accesso agli aiuti e l’evacuazione dei feriti, ed una No-fly zone su Aleppo.
Un passaggio importante oggi è stato anche il voto per chiedere di accelerare l’adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Un segnale chiaro e lineare con l’impegno delle istituzioni UE contro la violenza di genere, particolarmente significativo se consideriamo che ad ora tutti gli Stati membri l’hanno firmata ma solo 14 l’hanno ratificata.
E infine, tra le altre votate, vorrei citare un’ottima risoluzione che ha ottenuto ampio supporto trasversale per porre fine al traffico illecito di specie animali selvatiche in UE.