Chi ce l’ha fatto fare?

Ma chi ce l’ha fat­to fare?

Chi ce l’ha fat­to fare di usci­re dal PD. Ades­so, se sta­va­mo acquat­ta­ti sul fon­do e vota­va­mo cin­que sei cose orren­de facen­do fin­ta di nien­te, avrem­mo avu­to i nostri posti­ci­ni.

Chi ce l’ha fat­to fare di fon­da­re un par­ti­to, ce n’erano già un tot, basta­va cer­car­si un ango­let­to in uno di quelli.
Chi ce l’ha fat­to fare di scri­ve­re un mani­fe­sto che par­la di disu­gua­glian­ze, pro­po­ne solu­zio­ni con­cre­te, con i nume­ri giu­sti. Che tan­to i nume­ri non li guar­da nessuno.
Chi ce l’ha fat­to fare di pro­por­re del­le cam­pa­gne sui temi più impor­tan­ti per il Pae­se, chi ce l’ha fat­to fare di stu­dia­re, cer­ca­re di esse­re rigo­ro­si e atten­ti, pre­ci­si e rispet­to­si del­la veri­tà se poi tan­to non ti invi­ta­no in televisione.
Chi ce l’ha fat­to fare di cre­de­re che, nono­stan­te tut­to intor­no fos­se vec­chio e mar­cio, vales­se la pena di imma­gi­na­re una cosa che pun­ta­va drit­ta al futu­ro. Tan­to in Ita­lia non cam­bia mai niente.

Pro­ba­bil­men­te tut­ti gli iscrit­ti a Pos­si­bi­le se lo sono chie­sto alme­no una vol­ta “Chi me l’ha fat­to fare?” E se lo sono sen­ti­to chie­de­re da tut­ti gli altri che, chis­sà per­ché, la san­no sem­pre un po’ più lun­ga. La rispo­sta sta final­men­te venen­do fuo­ri in que­sti gior­ni. Tut­to il lavo­ro che abbia­mo fat­to fin qui, è ser­vi­to per met­te­re a dispo­si­zio­ne del Pae­se e dell’Europa una pro­po­sta poli­ti­ca che più che uti­le è neces­sa­ria, più che nuo­va è inau­di­ta. In una bot­ta sola la fac­cia­mo fini­ta con i tavo­li e con i tar­li che li assil­la­no, con le sedie e con i culi, sem­pre gli stes­si, che non si alza­no mai.

Sia­mo sem­pre sta­ti quel­li con­tro le tut­te disu­gua­glian­ze e se la pri­ma disu­gua­glian­za è quel­la di gene­re, allo­ra ades­so toc­ca alle don­ne. In que­sta lista, LA Lista, nel­la pro­po­sta del­la nostra segre­ta­ria, c’è tut­to quel­lo che Pos­si­bi­le ha cer­ca­to di esse­re in que­sti anni. E sic­co­me sia­mo da sem­pre un par­ti­to aper­to, inclu­si­vo, pron­to al con­fron­to, sug­ge­ri­rei a tut­ti di par­te­ci­pa­re e di dare il loro con­tri­bu­to. Altri­men­ti, noi sapre­mo chi ce lo ha fat­to fare e chi ne sta­rà fuo­ri non saprà cosa si è per­so.

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