Cinque punti per una piattaforma comune a tutta la sinistra

Cinque punti, presenti nella maggior parte dei progetti delle diverse sensibilità della sinistra e degli ambientalisti in Italia e in Europa, possono costituire la base di una piattaforma comune a tutta la sinistra, per governare.

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1494251481884{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Ci con­gra­tu­lia­mo con Emma­nuel Macron per la sua ele­zio­ne alla Pre­si­den­za del­la Repub­bli­ca. Il sen­so del­l’in­te­res­se gene­ra­le invi­ta tut­ti noi ad auspi­ca­re che abbia suc­ces­so. Ci con­gra­tu­lia­mo anche con i cit­ta­di­ni fran­ce­si che han­no par­te­ci­pa­to nume­ro­si ai due tur­ni di que­sta ele­zio­ne per far vive­re la demo­cra­zia e sce­glie­re di bar­ra­re la casel­la nel­la sche­da elet­to­ra­le che por­ta il nome di Emma­nuel Macron, per evi­ta­re un peri­co­lo mag­gio­re per la Repub­bli­ca: l’ar­ri­vo del­l’e­stre­ma destra al potere.

Rile­via­mo tut­ta­via il risul­ta­to sto­ri­co del­la signo­ra Le Pen. Que­sto ci invi­ta ad anda­re all’es­sen­zia­le. Se è vero che il 63% dei fran­ce­si ha vota­to per Emma­nuel Macron, que­sta mag­gio­ran­za non esi­ste per sman­tel­la­re il Codi­ce del Lavo­ro a col­pi di ordi­nan­za. Non esi­ste per aumen­ta­re la CSG ed eli­mi­na­re l’Im­po­sta di Soli­da­rie­tà sul­la For­tu­na. Non esi­ste per dimi­nui­re il nume­ro di fun­zio­na­ri e lascia­re scom­pa­ri­re i ser­vi­zi pub­bli­ci, degra­da­re l’o­spe­da­le e le scuo­le. Non esi­ste per appro­va­re i trat­ta­ti di libe­ro scambio.

Per­ché ieri ci si è ritro­va­ti mag­gio­ran­za se non per dire no all’e­stre­ma destra, ma è in occa­sio­ne del­le ele­zio­ni legi­sla­ti­ve dell’11 e del 18 giu­gno pros­si­mi che i cit­ta­di­ni fran­ce­si sce­glie­ran­no la poli­ti­ca che desi­de­ra­no per la Fran­cia, per la Fran­cia in Euro­pa, per loro stes­si e i loro figli.

Voglia­mo soste­ne­re, con tut­te le for­ze di sini­stra europee:

  • l’ur­gen­za di nuo­ve for­me di soli­da­rie­tà di fron­te alle muta­zio­ni del lavo­ro (all’u­be­riz­za­zio­ne ed alla pre­ca­riz­za­zio­ne sfre­na­ta degli impie­ghi), ma anche del­le esi­sten­ze, che noi si sia gio­va­ni o anziani.
  • l’ur­gen­za di miglio­ra­re il pote­re d’ac­qui­sto dei lavo­ra­to­ri dipen­den­ti, dei pen­sio­na­ti, del­le clas­si popo­la­ri e del ceto medio;
  • l’ur­gen­za del­la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca, assen­te in modo irre­spon­sa­bi­le dal dibat­ti­to e dai pro­get­ti del­la signo­ra Le Pen e del signor Macron, e che rap­pre­sen­ta un for­mi­da­bi­le baci­no poten­zia­le di posti di lavo­ro. Que­sta urgen­za è anche quel­la del­la pre­sa di coscien­za che non dob­bia­mo e non pos­sia­mo più pro­dur­re e con­su­ma­re come se le risor­se natu­ra­li fos­se­ro ine­sau­ri­bi­li e il pia­ne­ta invulnerabile.
  • l’ur­gen­za di usci­re da una demo­cra­zia inter­mit­ten­te che si risol­ve in uno scru­ti­nio prin­ci­pa­le ogni 5 anni, dove i pro­get­ti si can­cel­la­no die­tro il voto utile.
  • l’ur­gen­za di finir­la con l’au­ste­ri­tà in Euro­pa sen­za per que­sto get­ta­re l’Eu­ro­pa alle orti­che.

Que­sti cin­que pun­ti, pre­sen­ti nel­la mag­gior par­te dei pro­get­ti del­le diver­se sen­si­bi­li­tà del­la sini­stra e degli ambien­ta­li­sti in Fran­cia, in Ita­lia e in Euro­pa, pos­so­no costi­tui­re la base di una piat­ta­for­ma comu­ne a tut­ta la sini­stra, per governare.

Se la sini­stra si uni­sce, può esse­re mag­gio­ri­ta­ria. Sia­te­ne certi.

Noi, uomi­ni e don­ne di sini­stra per con­vin­zio­ne, che le nostre cul­tu­re sia­no socia­li­ste, eco­lo­gi­ste, civi­che, comu­ni­ste, “non sot­to­mes­se”, uomi­ni e don­ne sin­ce­ra­men­te desi­de­ro­si di far vin­ce­re la sini­stra, sia­mo tenu­ti a supe­ra­re i con­tra­sti dei par­ti­ti, gli anti­chi ran­co­ri, i set­ta­ri­smi e le stra­te­gie di demo­li­zio­ne. È neces­sa­rio il mas­si­mo nume­ro di can­di­da­tu­re uni­ta­rie a sini­stra per le ele­zio­ni poli­ti­che. Noi ci sia­mo, sia­mo pron­ti. A par­ti­re da oggi. Soster­re­mo, oltre le eti­chet­te, le don­ne e gli uomi­ni sin­ce­ra­men­te impe­gna­ti in que­sto pro­get­to uni­ta­rio, pri­ma tap­pa di una rina­sci­ta e di una rico­stru­zio­ne del­la sinistra.

Abbia­mo fat­to argi­ne al peg­gio. A noi costrui­re il meglio.

Fedel­men­te,
Benoît Hamon

Il testo pub­bli­ca­to ripren­de, in manie­ra qua­si let­te­ra­le, il mes­sag­gio che ieri sera Benoît Hamon ha volu­to man­da­re ai suoi elet­to­ri e ai cit­ta­di­ni fran­ce­si, dispo­ni­bi­le qui.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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Han­no biso­gno del soste­gno di tut­te e tut­ti noi. Noi abbia­mo fat­to la nostra par­te, ma chie­dia­mo anche a te di fare un pic­co­lo sforzo.