ROMA, 23 APR — “Nelle ultime ore appare gravissima l’escalation criminale, di matrice camorristica, che sta interessando Napoli e il suo hinterland. Una nuova guerra fra clan fatta di sparatorie, ferimenti e uccisioni senza che lo Stato riesca a intervenire con azioni adeguate.
Le cronache riportano degli spari contro la caserma dei carabinieri di Secondigliano, della vandalizzazione della targa in memoria di Silvia Ruotolo (alla cui famiglia va tutta la nostra solidarietà), del ferimento di un ragazzo ad Acerra. E ancora gli spari sotto casa di un pregiudicato e la violenza di alcuni ragazzi che mitra in pugno si fanno trovare all’esterno delle scuole”. Lo dice l’esponente di Possibile Pippo Civati.
“Una sfida verso lo Stato e verso il suo presidio più importante sui territori: le scuole, appunto, la cultura, l’educazione. Questi segnali sono inaccettabili, ma nessuno deve lasciarsi intimorire. Acerra risulterebbe essere uno dei comuni inserito nella black list del Prefetto di Napoli. Per quali ragioni? Chiediamo trasparenza massima e piena informazione dei cittadini su questa vicenda. Solo così potrebbe cominciare una nuova stagione di lotta alla camorra, informando i cittadini per permettergli di decidere liberamente soprattutto a partire dalle urne, dalla scelta dei loro rappresentanti nelle istituzioni.
Chiediamo al Ministro Alfano una risposta tempestiva che non si limiti, esclusivamente, alla militarizzazione del territorio di Napoli e della sua Provincia. Una risposta che comprenda l’ascolto delle associazioni dei cittadini, il coinvolgimento di tutte le realtà che spesso da sole si oppongono alla camorra presidiando il territorio attraverso una fitta rete sociale.
Non servono ulteriori operazioni di facciata e abbiamo visto nel corso degli anni quanto l’esercito serva a poco. Si convochi subito un comitato di sicurezza ed ordine pubblico con tutte le parti interessate e si riparta dai territori. Il 28 Aprile sarò a Napoli ed in quella circostanza cercheremo una strategia comune con il Sindaco De Magistris”.