Civati a Napoli giovedi 28 aprile: su criminalità basta operazioni facciata

ROMA, 23 APR — “Nel­le ulti­me ore appa­re gra­vis­si­ma l’e­sca­la­tion cri­mi­na­le, di matri­ce camor­ri­sti­ca, che sta inte­res­san­do Napo­li e il suo hin­ter­land. Una nuo­va guer­ra fra clan fat­ta di spa­ra­to­rie, feri­men­ti e ucci­sio­ni sen­za che lo Sta­to rie­sca a inter­ve­ni­re con azio­ni ade­gua­te.

Le cro­na­che ripor­ta­no degli spa­ri con­tro la caser­ma dei cara­bi­nie­ri di Secon­di­glia­no, del­la van­da­liz­za­zio­ne del­la tar­ga in memo­ria di Sil­via Ruo­to­lo (alla cui fami­glia va tut­ta la nostra soli­da­rie­tà), del feri­men­to di un ragaz­zo ad Acer­ra. E anco­ra gli spa­ri sot­to casa di un pre­giu­di­ca­to e la vio­len­za di alcu­ni ragaz­zi che mitra in pugno si fan­no tro­va­re all’e­ster­no del­le scuo­le”. Lo dice l’e­spo­nen­te di Pos­si­bi­le Pip­po Civa­ti.

Una sfi­da ver­so lo Sta­to e ver­so il suo pre­si­dio più impor­tan­te sui ter­ri­to­ri: le scuo­le, appun­to, la cul­tu­ra, l’e­du­ca­zio­ne. Que­sti segna­li sono inac­cet­ta­bi­li, ma nes­su­no deve lasciar­si inti­mo­ri­re. Acer­ra risul­te­reb­be esse­re uno dei comu­ni inse­ri­to nel­la black list del Pre­fet­to di Napo­li. Per qua­li ragio­ni? Chie­dia­mo tra­spa­ren­za mas­si­ma e pie­na infor­ma­zio­ne dei cit­ta­di­ni su que­sta vicen­da. Solo così potreb­be comin­cia­re una nuo­va sta­gio­ne di lot­ta alla camor­ra, infor­man­do i cit­ta­di­ni per per­met­ter­gli di deci­de­re libe­ra­men­te soprat­tut­to a par­ti­re dal­le urne, dal­la scel­ta dei loro rap­pre­sen­tan­ti nel­le istituzioni.

Chie­dia­mo al Mini­stro Alfa­no una rispo­sta tem­pe­sti­va che non si limi­ti, esclu­si­va­men­te, alla mili­ta­riz­za­zio­ne del ter­ri­to­rio di Napo­li e del­la sua Pro­vin­cia. Una rispo­sta che com­pren­da l’a­scol­to del­le asso­cia­zio­ni dei cit­ta­di­ni, il coin­vol­gi­men­to di tut­te le real­tà che spes­so da sole si oppon­go­no alla camor­ra pre­si­dian­do il ter­ri­to­rio attra­ver­so una fit­ta rete sociale.

Non ser­vo­no ulte­rio­ri ope­ra­zio­ni di fac­cia­ta e abbia­mo visto nel cor­so degli anni quan­to l’e­ser­ci­to ser­va a poco. Si con­vo­chi subi­to un comi­ta­to di sicu­rez­za ed ordi­ne pub­bli­co con tut­te le par­ti inte­res­sa­te e si ripar­ta dai ter­ri­to­ri. Il 28 Apri­le sarò a Napo­li ed in quel­la cir­co­stan­za cer­che­re­mo una stra­te­gia comu­ne con il Sin­da­co De Magi­stris”.

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