“Credo sia doveroso che a un anno di distanza ci sia una comunicazione ufficiale del nostro esecutivo sulla situazione di Silvia Romano. Troppe le voci ufficiose, troppe le mezze verità, troppi i pettegolezzi”. Lo scrive sui suoi profili social, Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, che ogni giorno rinnova un appello per la liberazione della cooperante rapita in Kenya.
“C’è una comunità di persone — aggiunge Civati — che si è mobilitata per chiedere al governo italiano di chiarire la situazione. Migliaia di italiani che avvertono la necessità di avere informazioni precise su Silvia Romano”.