[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1494334538574{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Il Procuratore Zuccaro invoca la presenza della polizia giudiziaria sulle navi delle Ong: a nostro avviso simile proposta è pura follia. Significa che gli scafisti (ricordiamolo, ultimo anello della catena, perché i trafficanti di esseri umani non rischiano la loro vita mettendosi in mare ma gestiscono il traffico comodamente da terra) lascerebbero i barconi alla deriva per non essere individuati ed arrestati più di quanto non lo facciano ora; già oggi ricorrono a diversi stratagemmi per non farsi prendere, come confondersi con i migranti imbarcati e comprare il loro silenzio con violenze e minacce.
Se vuole dare suggerimenti utili e concreti il Procuratore farebbe bene a consigliare l’abolizione immediata del reato di clandestinità che rende le indagini sul traffico di esseri umani molto più difficoltoso. Infatti, come ha ricordato anche la Associazione Nazionale Magistrati, oltre a ingolfare i tribunali con «migliaia di cause e costi enormi per lo Stato», il reato di ingresso e soggiorno irregolare «ostacola le indagini contro gli scafisti, visto che il clandestino, in quanto indagato, non può essere sentito come testimone». Una riforma semplice, per la quale il Parlamento aveva già delegato il governo (il quale scelse di non attuare la delega), che potremmo scrivere nel giro di poche ore, senza gridare ad alcun tipo di complottismo ma agendo efficacemente e puntualmente sull’impianto normativo.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]