Per combattere il traffico di esseri umani partiamo dall’abolizione del reato di clandestinità

Se il procuratore Zuccaro vuole dare suggerimenti utili e concreti il Procuratore farebbe bene a consigliare l'abolizione immediata del reato di clandestinità che rende le indagini sul traffico di esseri umani molto più difficoltoso.

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1494334538574{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Il Pro­cu­ra­to­re Zuc­ca­ro invo­ca la pre­sen­za del­la poli­zia giu­di­zia­ria sul­le navi del­le Ong: a nostro avvi­so simi­le pro­po­sta è pura fol­lia. Signi­fi­ca che gli sca­fi­sti (ricor­dia­mo­lo, ulti­mo anel­lo del­la cate­na, per­ché i traf­fi­can­ti di esse­ri uma­ni non rischia­no la loro vita met­ten­do­si in mare ma gesti­sco­no il traf­fi­co como­da­men­te da ter­ra) lasce­reb­be­ro i bar­co­ni alla deri­va per non esse­re indi­vi­dua­ti ed arre­sta­ti più di quan­to non lo fac­cia­no ora; già oggi ricor­ro­no a diver­si stra­ta­gem­mi per non far­si pren­de­re, come con­fon­der­si con i migran­ti imbar­ca­ti e com­pra­re il loro silen­zio con vio­len­ze e minac­ce.

Se vuo­le dare sug­ge­ri­men­ti uti­li e con­cre­ti il Pro­cu­ra­to­re fareb­be bene a con­si­glia­re l’a­bo­li­zio­ne imme­dia­ta del rea­to di clan­de­sti­ni­tà che ren­de le inda­gi­ni sul traf­fi­co di esse­ri uma­ni mol­to più dif­fi­col­to­so. Infat­ti, come ha ricor­da­to anche la Asso­cia­zio­ne Nazio­na­le Magi­stra­ti, oltre a ingol­fa­re i tri­bu­na­li con «miglia­ia di cau­se e costi enor­mi per lo Sta­to», il rea­to di ingres­so e sog­gior­no irre­go­la­re «osta­co­la le inda­gi­ni con­tro gli sca­fi­sti, visto che il clan­de­sti­no, in quan­to inda­ga­to, non può esse­re sen­ti­to come testi­mo­ne». Una rifor­ma sem­pli­ce, per la qua­le il Par­la­men­to ave­va già dele­ga­to il gover­no (il qua­le scel­se di non attua­re la dele­ga), che potrem­mo scri­ve­re nel giro di poche ore, sen­za gri­da­re ad alcun tipo di com­plot­ti­smo ma agen­do effi­ca­ce­men­te e pun­tual­men­te sul­l’im­pian­to nor­ma­ti­vo.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

I padroni dicono di no a tutto. E per questo scioperiamo.

La stra­te­gia del capi­ta­li­smo è quel­la di ato­miz­za­re le riven­di­ca­zio­ni, met­ter­ci gli uni con­tro gli altri, indi­vi­dua­re un nemi­co invi­si­bi­le su cui svia­re l’attenzione, sosti­tui­re la lot­ta col­let­ti­va con tan­te lot­te indi­vi­dua­li che, pro­prio per que­sto, sono più debo­li e più faci­li da met­te­re a tacere.
Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.