Il concorso scuola e la falsa ‘meritocrazia’ targata PD

Commissioni nominate in fretta e furia, continue rinunce e compensi ridicoli. Se si pensava che queste potessero essere le uniche problematiche ci si sbagliava di grosso. Sono soltanto alcune delle criticità che, insieme ad altre venute fuori negli ultimi giorni, rischiano addirittura di mettere in discussione l'intero impianto della Legge 107.

Com­mis­sio­ni nomi­na­te in fret­ta e furia, con­ti­nue rinun­ce e com­pen­si ridi­co­li. Se si pen­sa­va che que­ste potes­se­ro esse­re le uni­che pro­ble­ma­ti­che ci si sba­glia­va di gros­so. Sono sol­tan­to alcu­ne del­le cri­ti­ci­tà che, insie­me ad altre venu­te fuo­ri negli ulti­mi gior­ni, rischia­no addi­rit­tu­ra di met­te­re in discus­sio­ne l’in­te­ro impian­to del­la Leg­ge 107.

Ma andia­mo per ordi­ne. Da alcu­ni gior­ni gli uffi­ci sco­la­sti­ci regio­na­li han­no ini­zia­to a pub­bli­ca­re i risul­ta­ti del­le pro­ve scrit­te. Il dato che emer­ge è allar­man­te. Oltre il 60% di boc­cia­ti. Per alcu­ne clas­si di con­cor­so anche peg­gio. Sele­zio­ne? No. Per­ché si trat­ta di docen­ti abi­li­ta­ti, spe­cia­liz­za­ti e con anni di espe­rien­za che, davan­ti a una com­mis­sio­ne con un rap­pre­sen­tan­te del Miur, han­no otte­nu­to la tan­to sof­fer­ta abi­li­ta­zio­ne. Sbor­san­do cifre da capo­gi­ro. Oltre tre­mi­la Euro. Sono docen­ti già sot­to­po­sti a valu­ta­zio­ne e rite­nu­ti ido­nei all’in­se­gna­men­to. Nono­stan­te ciò (a fron­te del­la ver­go­gno­sa immis­sio­ne in ruo­lo, lo scor­so novem­bre, di docen­ti con lo stes­so tito­lo che sta­zio­na­va­no nel­le Gra­dua­to­rie ad Esau­ri­men­to da anni, alcu­ni dei qua­li sen­za un gior­no di ser­vi­zio) han­no dovu­to soste­ne­re un con­cor­so. O meglio. Si sono mes­si in gio­co. Anco­ra una vol­ta. Suben­do l’en­ne­si­ma umi­lia­zio­ne. Otto doman­de a rispo­sta aper­ta, di cui due in una lin­gua comu­ni­ta­ria scel­ta dal can­di­da­to. Tut­to in appe­na 150 minu­ti. Pochis­si­mi. Impos­si­bi­le rispon­de­re ade­gua­ta­men­te ai que­si­ti. Sen­za cono­sce­re nem­me­no le gri­glie di valutazione.

Già. Per­ché il Pd del­la Buo­na Scuo­la, del­la ‘meri­to­cra­zia’ e del­la tra­spa­ren­za ha sot­to­po­sto i can­di­da­ti a un con­cor­so sen­za che que­sti fos­se­ro a cono­scen­za, nel­lo spe­ci­fi­co, di ciò su cui sareb­be­ro sta­ti valu­ta­ti e quin­di del rela­ti­vo ‘peso’ di indi­ca­to­ri e descrit­to­ri. Le gri­glie di valu­ta­zio­ne, — diso­mo­ge­nee e sbi­lan­cia­te — sono sta­te pub­bli­ca­te postu­me. Il risul­ta­to è pre­oc­cu­pan­te. Il nume­ro di ammes­si all’o­ra­le per la qua­si tota­li­tà del­le clas­si di con­cor­so pub­bli­ca­te ad oggi non copre nem­me­no i posti dispo­ni­bi­li. Se a ciò si aggiun­ge che da set­tem­bre non esi­ste­ran­no più le gra­dua­to­rie di ter­za fascia (ovve­ro quel­le con i docen­ti non abi­li­ta­ti ma in pos­ses­so del solo tito­lo di stu­dio) si rischia il caos. E soprat­tut­to aumen­te­rà la ‘sup­plen­ti­te’. Sì. Quel­la che il Pd da mesi si van­ta di aver scon­fit­to pro­prio gra­zie al Con­cor­so. Una pre­sa in giro colos­sa­le. E uno spre­co di risor­se ver­go­gno­so.

Cosa acca­dreb­be se un docen­te asse­gnas­se un com­pi­to ai suoi alun­ni e oltre metà clas­se non rag­giun­ges­se la suf­fi­cien­za? Sareb­be­ro con­si­de­ra­ti igno­ran­ti e inca­pa­ci gli stu­den­ti o ver­reb­be­ro mes­si in discus­sio­ne gli inse­gnan­ti? E se tut­ti gli stu­den­ti dices­se­ro che il tem­po a dispo­si­zio­ne era poco, ver­reb­be­ro tac­cia­ti di len­tez­za (tut­ti) gli stu­den­ti o si accu­se­reb­be­ro i docen­ti di non esse­re sta­ti capa­ci di pre­pa­ra­re doman­de ade­gua­te al tem­po a dispo­si­zio­ne? Si sta con­su­man­do una enor­me ingiu­sti­zia sul­la pel­le di miglia­ia di lavo­ra­to­ri. E tut­to tace. Non può un par­ti­to che ha fat­to del­la Scuo­la un caval­lo di bat­ta­glia sban­die­ran­do il con­cor­so ai quat­tro ven­ti come esem­pio di ‘meri­to­cra­zia’, non pren­de­re posi­zio­ne alcu­na davan­ti a una vicen­da che di logi­co e ‘meri­to­cra­ti­co’ non ha pro­prio nul­la.

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