«Il silenzio più rumoroso riguarda la questione stessa sulla quale la crisi si è innescata. In termini formali, riguarda il capitolo tre della bozza del piano nazionale su Next Generation Eu: quello sulla cosiddetta “governance” o, più brutalmente, il luogo in cui risiede il potere di distribuire e controllare i 209 miliardi del Recovery Fund», scrive Federico Fubini, oggi, sul Corriere della Sera.
«Silenzio scrupoloso», da parte del presidente del consiglio, insiste Fubini.
Su NG Eu dovrebbe essere fatta chiarezza e non da oggi. Come vogliamo spendere i 209 miliardi del piano della Commissione europea? È doveroso dare spiegazioni e soprattutto inquadrare le spese (che dovrebbero essere tutte indirizzate verso gli investimenti per cambiare l’assetto del paese nei termini di produzione dell’energia e per scuola, università, ricerca — settori fondamentali per affrontare la crisi climatica, oltre che a rispondere agli effetti della crisi Covid), nei termini più generali del rapporto con il nostro enorme debito pubblico. E chi gestirà questa partita non è un elemento affatto secondario.
Le proposte di Possibile le conoscete. Sono scritte nero su bianco qui.
Che intenzioni ha il presidente del consiglio? Vogliamo sprecare quest’unica opportunità? Ora da Bruxelles chiedono spiegazioni. Perché mentre tutti sembrano preoccupati del futuro di questo governo e del premier in fascicoli (1, 2 e forse 3), ne va del futuro del nostro paese.