Una contrapposizione strumentale che fa male a tutti quanti

Soltanto una logica demenziale può contrapporre i terremotati ai profughi. Se c'è una cosa che li accomuna è non avere più una casa, averla vista per ragioni diverse distrutte. Come parte della loro vita, come parte della loro famiglia.

Sol­tan­to una logi­ca demen­zia­le può con­trap­por­re i ter­re­mo­ta­ti ai pro­fu­ghi. Se c’è una cosa che li acco­mu­na è non ave­re più una casa, aver­la vista per ragio­ni diver­se distrut­te. Come par­te del­la loro vita, come par­te del­la loro famiglia.

Il resto è una con­trap­po­si­zio­ne stru­men­ta­le come poche altre, che gio­ca su ele­men­ti che sono diver­si e non com­pa­ra­bi­li, sul­la base di una fal­la­cia argo­men­ta­ti­va che avvi­ci­na cose che sem­bra­no somi­gliar­si e che quin­di fun­zio­na­no nel­la con­ver­sa­zio­ne pole­mi­ca.

Il soste­gno alla rico­stru­zio­ne e l’o­spi­ta­li­tà ai ter­re­mo­ta­ti non han­no nien­te a che fare con il rifu­gio offer­to a chi arri­va nel nostro pae­se. Sono argo­men­ti ben distin­ti, da trat­ta­re con stru­men­ti e risor­se dif­fe­ren­ti: la logi­ca secon­do la qua­le gli inter­ven­ti si esclu­de­reb­be­ro a vicen­da è inef­fi­ca­ce, oltre che inu­ma­na.

Eppu­re il discor­so pub­bli­co sca­va lun­go que­sto sol­co e lo fa per voce dei soli­ti noti, come Rober­to Maro­ni (mini­stro dell’Interno quan­do ci fu da gesti­re la rico­stru­zio­ne de L’Aquila, per dire), che ha pro­po­sto di met­te­re a dispo­si­zio­ne il cam­po base di Expo per gli sfol­la­ti ita­lia­ni, inve­ce che per i pro­fu­ghi stra­nie­ri. Come se uno spo­sta­men­to di mas­sa alle por­te di Mila­no fos­se la solu­zio­ne. Come se l’accoglienza di alcu­ni esclu­de­reb­be quel­la degli altri. Come se lo scon­tro tra chi è più in dif­fi­col­tà non fac­cia male a tut­ti quan­ti.

Quel­lo che ci aspet­tia­mo è una gestio­ne del­la cri­si dovu­ta al ter­re­mo­to che si met­ta (que­sta sì!) in con­trap­po­si­zio­ne rispet­to agli affa­ri, alle mire e ai ghi­gni degli spe­cia­li­sti dell’emergenza. E soprat­tut­to che l’emergenza fini­sca pre­sto, che la rico­stru­zio­ne avven­ga sen­za lascia­re spa­zio a dero­ghe, ma attra­ver­so il rispet­to pun­tua­le e cele­re del­le nor­me.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a

Regionali Liguria, Conferenza stampa di presentazione lista Alleanza Verdi Sinistra con Orlando, Bonelli, Fratoianni, Druetti

Gio­ve­dì 3 otto­bre alle ore 11.30, a Geno­va nel­la sala del­lo Space4business in via­le Bri­ga­ta Bisa­gno 2/25, con Andrea Orlan­do, can­di­da­to Pre­si­den­te del­la Regio­ne Ligu­ria, Ange­lo Bonel­li, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Euro­pa Ver­de; Fran­ce­sca Druet­ti, segre­ta­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le e Nico­la Fra­to­ian­ni segre­ta­rio nazio­na­le di Sini­stra Italiana.