Coronavirus, Brignone: Solidarietà a lavoratori in sciopero, stop fabbriche non in regola

“Mani­fe­sto tut­ta la mia vici­nan­za ai lavo­ra­to­ri che in alcu­ni sta­bi­li­men­ti del Pie­mon­te han­no ini­zia­to uno scio­pe­ro spon­ta­neo per l’as­sen­za del­le rego­le di sicu­rez­za nel­le loro fab­bri­che. In un momen­to di emer­gen­za dif­fi­ci­lis­si­mo, con il Coro­na­vi­rus che pro­vo­ca la mor­te di cen­ti­na­ia di per­so­ne, e in cui il con­te­ni­men­to dei con­ta­gi deve esse­re prio­ri­tà asso­lu­ta, è inac­cet­ta­bi­le che la salu­te degli ope­rai e del­le loro fami­glie sia mes­sa a repen­ta­glio. La pro­du­zio­ne non deve pre­va­ri­ca­re il dirit­to alla salu­te”. Lo dichia­ra la segre­ta­ria di Pos­si­bi­le, Bea­tri­ce Bri­gno­ne, dopo la deci­sio­ne degli ope­rai del­la Valeo di Mon­do­vì e del­la Dier­re di Vil­la­no­va d’Asti.

“L’os­ser­van­za del­le nor­me e del­le rac­co­man­da­zio­ni — aggiun­ge Bri­gno­ne — è neces­sa­ria per tut­ti, per l’in­te­ra comu­ni­tà nazio­na­le. Per que­sto, di fron­te a una situa­zio­ne del gene­re, indi­pen­den­te­men­te dai decre­ti emes­si dal gover­no, è neces­sa­rio fer­ma­re le fab­bri­che che non pos­so­no garan­ti­re gli stan­dard di tute­la del­la salu­te: non si deve esse­re costret­ti a sce­glie­re tra salu­te e lavoro”.

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