Coronavirus: il Governo verso il blocco delle imposte ma rischia di premiare gli evasori

Tut­te le impre­se, dal­le indu­strie fino al com­mer­cio pas­san­do per gli altri set­to­ri eco­no­mi­ci, stan­no invo­can­do la sospen­sio­ne dei ver­sa­men­ti del­le impo­ste. La misu­ra vie­ne dispo­sta per la sca­den­za del 16 mar­zo e si dovreb­be appli­ca­re entro cer­ti limi­ti di fat­tu­ra­to, 400mila euro per il set­to­re Ser­vi­zi e 700mila euro per il set­to­re Commercio.

Natu­ral­men­te, quan­do si fis­sa­no limi­ti di que­sto gene­re, si crea­no discri­mi­na­zio­ni dif­fi­cil­men­te com­pren­si­bi­li, spe­cie in un momen­to ter­ri­bi­le come questo.

Inol­tre, già si voci­fe­ra di una esten­sio­ne del bloc­co, seb­be­ne secon­do altri cri­te­ri, ovve­ro cor­re­lan­do l’en­ti­tà del posti­ci­po alla ridu­zio­ne di fat­tu­ra­to subi­ta a cau­sa del­la cri­si sani­ta­ria. Nel ten­ta­ti­vo di orien­ta­re il bene­fi­cio ver­so chi sta sof­fren­do di più, il gover­no sta sce­glien­do però un para­me­tro dif­fi­cil­men­te veri­fi­ca­bi­le: chi sarà in gra­do effet­ti­va­men­te di auten­ti­ca­re le infor­ma­zio­ni, ovve­ro di distin­gue­re fra cali di fat­tu­ra­to pre­gres­si e attua­li? Anzi­ché impie­ga­re la mole di dati in pos­ses­so del­l’A­gen­zia del­le Entra­te (ammes­so che sia­no dati uti­liz­za­bi­li, ma que­sto è un altro discor­so), il gover­no si affi­da alle dichia­ra­zio­ni del­le sin­go­le impre­se. Per­ché inve­ce non impie­ga­re il cri­te­rio del­la rego­la­ri­tà con­tri­bu­ti­va o fisca­le? Per­ché non pre­mia­re il con­tri­buen­te one­sto e distin­gue­re chi inve­ce si nascon­de al fisco, chi appli­ca stra­te­gie di elu­sio­ne e eva­sio­ne fiscale?
La cri­si sani­ta­ria per alcu­ni sta diven­tan­do una ghiot­ta opportunità.

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