Corridoi umanitari: un’alternativa alla militarizzazione esiste

Mentre a Parigi si discutono piani straordinari per militarizzare frontiere e rotte migratorie, c'è chi si adopera per costruire un modello differente, in cui le persone non vengono bloccate ma aiutate, in cui non sono passatori, trafficanti e milizie a gestire i flussi ma le istituzioni e il terzo settore assieme.

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1504005570633{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Sono atter­ra­ti que­sta mat­ti­na a Fiu­mi­ci­no con un volo Ali­ta­lia decol­la­to nel­la not­te da Bei­rut, Liba­no. Sono tren­ta­tre rifu­gia­ti siria­ni, ori­gi­na­ri soprat­tut­to di Dama­sco, ma c’è anche chi è fug­gi­to da Tar­tous, Alep­po, Hama e Homs. Sono arri­va­ti in Ita­lia legal­men­te e, soprat­tut­to, in manie­ra sicu­ra, sen­za dover met­te­re a rischio la pro­pria vita con peri­co­lo­sis­si­me tra­ver­sa­te del Medi­ter­ra­neo e sen­za traf­fi­can­ti. Han­no potu­to far­lo gra­zie a una spe­ri­men­ta­zio­ne pro­mos­sa da Comu­ni­tà di San­t’E­gi­dio, Chie­se Evan­ge­li­che e Chie­sa Val­de­se che ha aper­to un cor­ri­do­io uma­ni­ta­rio Liba­no-Ita­lia con lo sco­po di ren­de­re esi­gi­bi­le in manie­ra sicu­ra il dirit­to d’a­si­lo nel nostro paese.

«La base giu­ri­di­ca di que­sta ini­zia­ti­va ecu­me­ni­ca — scri­vo­no — si fon­da sull’art. 25 del Rego­la­men­to (CE) n. 810/2009 del 13 luglio 2009 rela­ti­vo al Codi­ce comu­ni­ta­rio dei visti e pre­ve­de la pos­si­bi­li­tà di con­ce­de­re visti con vali­di­tà ter­ri­to­ria­le limi­ta­ta, in dero­ga alle con­di­zio­ni di ingres­so pre­vi­ste in via ordi­na­ria dal codi­ce fron­tie­re Schen­gen, “per moti­vi uma­ni­ta­ri o di inte­res­se nazio­na­le o in vir­tù di obbli­ghi inter­na­zio­na­li”». E pro­se­guo­no: «Per que­sti moti­vi i cor­ri­doi uma­ni­ta­ri si pro­pon­go­no come un model­lo repli­ca­bi­le negli Sta­ti dell’area Schen­gen attuan­do una siner­gia vir­tuo­sa tra isti­tu­zio­ni e socie­tà civi­le».

Men­tre a Pari­gi si discu­to­no pia­ni straor­di­na­ri per mili­ta­riz­za­re fron­tie­re e rot­te migra­to­rie, per ren­de­re sem­pre più dif­fi­col­to­sa la fuga del­le per­so­ne, c’è chi si ado­pe­ra per costrui­re un model­lo dif­fe­ren­te, in cui le per­so­ne non ven­go­no bloc­ca­te ma aiu­ta­te, in cui non sono pas­sa­to­ri, traf­fi­can­ti e mili­zie a gesti­re i flus­si ma le isti­tu­zio­ni e il ter­zo set­to­re assie­me.

Nel dicem­bre scor­so, quan­do l’as­se­dio di Alep­po si è fat­to incre­di­bil­men­te vio­len­to, abbia­mo lan­cia­to la cam­pa­gna #SaveA­lep­po, con l’u­ni­co sco­po di aiu­ta­re i civi­li. Tra i pri­mi pro­get­ti che abbia­mo finan­zia­to (e che già ave­va­mo rac­con­ta­to ampia­men­te in Nes­sun Pae­se è un’i­so­la) gra­zie alle dona­zio­ni dei tan­ti iscrit­ti, atti­vi­sti e sim­pa­tiz­zan­ti di Pos­si­bi­le (e non solo) c’e­ra esat­ta­men­te il cor­ri­do­io uma­ni­ta­rio Liba­no-Ita­lia di cui sta­te leg­gen­do. Il nostro con­tri­bu­to è sta­to tut­to som­ma­to pic­co­lo, ma impor­tan­te per testi­mo­nia­re, come avve­nu­to sta­mat­ti­na, che pos­sia­mo adot­ta­re un approc­cio dif­fe­ren­te alle migra­zio­ni for­za­te e che pos­sia­mo attuar­lo. Basta volerlo.

La cam­pa­gna #SaveA­lep­po è anco­ra atti­va e pote­te con­tri­bui­re ai due pro­get­ti in cor­so clic­can­do qui.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a