Corruzione, Civati: Tangenti al quadrato e ragnatela affaristica diffusa

“Il qua­dro che sta emer­gen­do nel­le ulti­me ore è quel­lo di una ragna­te­la affa­ri­sti­ca mol­to dif­fu­sa. Una rami­fi­ca­zio­ne che non si fer­ma davan­ti a nul­la. Addi­rit­tu­ra si par­la di una tan­gen­te al qua­dra­to in un gio­co di spec­chi di cor­rut­te­la, che con­fer­ma­no que­sta gigan­te­sca pro­ble­ma­ti­ca nel Pae­se”. Lo dichia­ra il fon­da­to­re di Pos­si­bi­le, Giu­sep­pe Civa­ti, can­di­da­to di Euro­pa Ver­de alle Euro­pee nel­le cir­co­scri­zio­ni Ita­lia Nord-occi­den­ta­le e Ita­lia centrale.

“Sen­za un vero cam­bia­men­to — aggiun­ge Civa­ti — il siste­ma resta bloc­ca­to in un intrec­cio di affa­ri­smo e cor­ru­zio­ne che para­liz­za qual­sia­si pos­si­bi­li­tà di svi­lup­po. Facen­do a pez­zi anche il rispet­to del­le nor­me di urba­ni­sti­ca, di rispet­to del pae­sag­gio che dovreb­be­ro esse­re sem­pre un faro. I fat­ti, quin­di, con­fer­ma­no che per cam­bia­re le cose non ser­vo­no gli annun­ci e le pro­mes­se di rivo­lu­zio­ni. E l’u­ni­ca rivo­lu­zio­ne è quel­la ambien­ta­li­sta, per cam­bia­re siste­ma pro­dut­ti­vo e sot­trar­re il ter­re­no dal­l’af­fa­ri­smo novecentesco”.

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