Cosa è successo al lavoro

Dobbiamo far iniziare il Paese a parlare di innovazione. Ma non in termini di tifo da stadio. Eliminando dalla conversazione i semplici entusiasti dell’innovazione.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Cosa  è suc­ces­so al Lavo­ro? Negli ulti­mi die­ci anni i lavo­ra­to­ri dipen­den­ti e auto­no­mi han­no per­so mol­to del loro pote­re con­trat­tua­le come risul­ta­to del­la glo­ba­liz­za­zio­ne dell’automazione e dell’e‑commerce. E lo stes­so è suc­ces­so alle impre­se. Gran­di e piccole.

Le micro e pic­co­le impre­se del com­mer­cio, ma anche la gran­de distri­bu­zio­ne, han­no per­so buo­na par­te o tut­to il loro mar­gi­ne di pro­fit­to con l’avvento del­la pos­si­bi­li­tà di acqui­sta­re su inter­net e, anche peg­gio, di con­fron­ta­re in pochi secon­di i prez­zi dei for­ni­to­ri non di una cit­tà ma dell’intero pia­ne­ta. Il clien­te entra in nego­zio. Osser­va. Toc­ca il pro­dot­to, con la app scan­sio­na il codi­ce a bar­re sull’etichetta e con­fron­ta il prez­zo con infi­ni­te altre offer­te “con con­se­gna in 24 ore”. Poi il clien­te esce dal nego­zio con le mani in tasca.

In più nes­sun com­mer­cian­te può per­met­ter­si il lus­so di un’offerta così varia e per­so­na­liz­za­ta come quel­la che ormai cia­scu­no di noi può tro­va­re in rete.

Alle azien­de del set­to­re, quan­do sono rima­ste, sono rima­ste in mano solo bri­cio­le. Ai dipen­den­ti di quel­le azien­de spes­so non è rima­sto nulla.

Anche l’offerta degli ope­ra­to­ri del turi­smo ha subi­to una simi­le per­di­ta di pote­re con­trat­tua­le. Siti web di con­fron­to del prez­zo, e voli low cost met­to­no l’intero pia­ne­ta in con­cor­ren­za con gli alber­ga­to­ri ita­lia­ni. “Week-end lun­go a Firen­ze o in Thai­lan­dia?” E anche quan­do le asso­cia­zio­ni di cate­go­ria e di pro­mo­zio­ne turi­sti­ca spen­den­do quat­tri­ni in pub­bli­ci­tà rie­sco­no ad atti­ra­re un visi­ta­to­re in un ter­ri­to­rio, quel visi­ta­to­re ha infi­ni­te altre oppor­tu­ni­tà di sog­gior­no oltre agli alber­ghi. Anche qui, ai lavo­ra­to­ri del­le azien­de è evi­den­te che non rima­ne mol­to pote­re contrattuale.

Nel­le cam­pa­gne, in agri­col­tu­ra, ogni sta­gio­ne ormai la deci­sio­ne è se lascia­re il pro­dot­to sul­la pian­ta o se ci sono i mar­gi­ni per rac­co­glier­lo. Per­ché è vero che “qua­si tut­ti” impaz­zi­sco­no per il Bio, ma con­ti­nuia­mo ad impor­ta­re aran­ce e fra­go­le dal­la Spa­gna, olio dal Maroc­co, fio­ri dall’Olanda e da Israe­le. Sem­pli­ce­men­te per­ché costa­no meno e glo­ba­liz­za­zio­ne signi­fi­ca che non esi­sto­no più for­ni­to­ri trop­po lontani.

Chie­de­te ai sin­da­ca­ti che spa­zio rima­ne per nego­zia­re i dirit­ti di chi rac­co­glie kiwi o pomo­do­ri a giornata.

lavo­ra­to­ri auto­no­mi e i libe­ri pro­fes­sio­ni­sti? Anche per loro ci sono app e siti di con­fron­to dei prez­zi che si tra­du­co­no in guer­ra dei prez­zi e con­cor­ren­za non più limi­ta­ta ai soli col­le­ghi del­la loro stes­sa città.

Così nel­la mani­fat­tu­ra: glo­ba­liz­za­zio­ne, auto­ma­zio­ne ed e‑commerce han­no ero­so la mar­gi­na­li­tà per tut­ti; non esi­sto­no più for­ni­to­ri “trop­po lon­ta­ni” e nem­me­no clien­ti “loca­li”. Per ogni pro­dot­to esi­sto­no infi­ni­ti sosti­tu­ti nel mon­do. A vol­te per­si­no vere e pro­prie copie.

I gran­di grup­pi cer­ca­no di com­pri­me­re le loro ali­quo­te fisca­li gra­zie alla loro pre­sen­za inter­na­zio­na­le. E ai pic­co­li grup­pi non resta che tira­re la cin­ghia oltre l’ultimo buco: com­pri­me­re i mar­gi­ni di pro­fit­to e i dirit­ti dei dipendenti.

Nes­sun impren­di­to­re, nes­sun lavo­ra­to­re e nes­sun sin­da­ca­li­sta del­le gene­ra­zio­ni che ci han­no pre­ce­du­to è sta­to espo­sto ad un livel­lo di con­cor­ren­za come quel­lo con cui dob­bia­mo impa­ra­re a con­vi­ve­re oggi. E mol­ti di quel­li che sono oggi in azien­da o sul posto di lavo­ro sono così fra­stor­na­ti che cor­ro­no il rischio di abbrac­cia­re solu­zio­ni pale­se­men­te incon­clu­den­ti ma alme­no rassicuranti.

Abbia­mo biso­gno che impren­di­to­ri lavo­ra­to­ri e sin­da­ca­ti, che gior­na­li e tra­smis­sio­ni tele­vi­si­ve, che scuo­le supe­rio­ri e uni­ver­si­tà, ini­zi­no a discu­te­re e a spie­ga­re i model­li di chi per intel­li­gen­za o per caso ha impa­ra­to a soprav­vi­ve­re e ad esse­re com­pe­ti­ti­vo in que­sto nuo­vo mon­do del lavo­ro fat­to di glo­ba­liz­za­zio­ne-auto­ma­zio­ne-eco­mer­ce. Gli esem­pi ci sono. Quel­lo di cui abbia­mo biso­gno è che tut­ti ini­zi­no a par­lar­ne, a ragio­nar­ci sopra, a imma­gi­na­re gli infi­ni­ti adat­ta­men­ti alla pro­pria real­tà. In modo da “reim­pa­ra­re tut­ti a cam­mi­na­re”: impren­di­to­ri, lavo­ra­to­ri, sin­da­ca­ti, stu­den­ti, ricer­ca­to­ri, politici.

Chi ha impa­ra­to ad esse­re com­pe­ti­ti­vo nel nuo­vo mon­do è acco­mu­na­to da alcu­ne carat­te­ri­sti­che. Ha rein­ven­ta­to il pro­prio pro­dot­to o ser­vi­zio eli­mi­nan­do alcu­ne cose date per scon­ta­te in pas­sa­to nel suo set­to­re e aggiun­gen­do al suo pro­dot­to o ser­vi­zio una o due carat­te­ri­sti­che che i clien­ti non pos­so­no tro­va­re da nes­sun altro fornitore—nemmeno in que­sto mon­do dove puoi acqui­sta­re qua­lun­que cosa, da chiun­que sul pia­ne­ta e a qua­lun­que ora.

Rein­ven­ta­re il pro­dot­to o ser­vi­zio eli­mi­nan­do alcu­ne cose e aggiun­gen­do­ne una o due che fac­cia­no di nuo­vo apri­re il por­ta­fo­glio al clien­te non è una cosa faci­le. In ger­go si chia­ma inno­va­zio­ne di valo­re e richie­de un po’ di espe­rien­za, un bel po’ di pro­ve ed erro­ri e anco­ra una buo­na riser­va di ener­gia imprenditoriale—e di cre­di­to o rispar­mio per­so­na­le, natu­ral­men­te. Poi la poli­ti­ca potreb­be fare la sua par­te con un qua­dro nor­ma­ti­vo coerente.

Pur­trop­po fare inno­va­zio­ne di valo­re non è qual­co­sa alla por­ta­ta di tut­ti gli impren­di­to­ri. Al di la di agio­gra­fi e detrat­to­ri, mol­ti impren­di­to­ri in pas­sa­to sem­pli­ce­men­te han­no avu­to successo…copiando un pro­dot­to di suc­ces­so: impor­tan­do l’idea di super­mar­ket quan­do in Ita­lia i super­mar­ket non esi­ste­va­no, tro­van­do uti­li i con­di­zio­na­to­ri così dif­fu­si negli alber­ghi degli Sta­ti Uni­ti e deci­den­do di pro­dur­li anche in Ita­lia, cuo­cen­do e smal­tan­do riqua­dri di argil­la per far­ne pia­strel­le men­tre nel Pae­se esplo­de­va la voglia di case. Oggi in un mon­do del lavo­ro fat­to di glo­ba­liz­za­zio­ne-auto­ma­zio­ne-eco­mer­ce que­sto model­lo di impre­sa sem­pli­ce­men­te non è più possibile.

Il dato buo­no è che se pro­muo­via­mo, rac­con­tia­mo, fac­cia­mo cono­sce­re gli esem­pi di chi per intel­li­gen­za o per caso ha impa­ra­to a rein­ven­ta­re il pro­prio pro­dot­to o ser­vi­zio dia­mo la pos­si­bi­li­tà ad altri impren­di­to­ri e lavo­ra­to­ri, tena­ci ma meno pre­pa­ra­ti su come fare inno­va­zio­ne, di appren­de­re per imi­ta­zio­ne.

Dob­bia­mo far ini­zia­re il Pae­se a par­la­re di inno­va­zio­ne. Ma non in ter­mi­ni di tifo da sta­dio. Eli­mi­nan­do dal­la con­ver­sa­zio­ne i sem­pli­ci entu­sia­sti dell’innovazione. Strin­gen­do il discor­so sugli esem­pi rea­li, sui pro­ces­si di ragio­na­men­to per che li han­no gene­ra­ti, e par­lan­do mol­to con­cre­ta­men­te del­le effet­ti­ve dif­fi­col­tà incon­tra­te. Per ricor­dar­ci tut­ti che se voglia­mo tor­na­re a gene­ra­re una ric­chez­za dif­fu­sa dovre­mo impe­gnar­ci mol­to, tut­ti. Tut­ti e tut­te insie­me.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a

Regionali Liguria, Conferenza stampa di presentazione lista Alleanza Verdi Sinistra con Orlando, Bonelli, Fratoianni, Druetti

Gio­ve­dì 3 otto­bre alle ore 11.30, a Geno­va nel­la sala del­lo Space4business in via­le Bri­ga­ta Bisa­gno 2/25, con Andrea Orlan­do, can­di­da­to Pre­si­den­te del­la Regio­ne Ligu­ria, Ange­lo Bonel­li, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Euro­pa Ver­de; Fran­ce­sca Druet­ti, segre­ta­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le e Nico­la Fra­to­ian­ni segre­ta­rio nazio­na­le di Sini­stra Italiana.